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giovedì, 02 Maggio 2024
  • TÜV Italia descrive i trend automotive: uno sguardo sul 2023

    TÜV Italia descrive i trend automotive: uno sguardo sul 2023Vediamo come TÜV Italia descrive i trend automotive.

    La situazione complessiva non è semplice, stretta com’è fra la guerra, la carenza dei chip e la crisi energetica e delle materie prime: vediamo come TÜV Italia descrive i trend automotive per questo 2023. Queste difficoltà, che perdurano ormai da 3 anni, hanno portato diversi settori industriali in sofferenza e tra questi l’automotive, stretto fra la carenza dei semiconduttori e una tempesta energetica e delle materie prime piuttosto grave. La produzione dei veicoli è scesa molto e conseguentemente anche le immatricolazioni hanno sofferto, una crisi che ha aumentato l’interesse dei consumatori per le auto usate, il car sharing e le auto elettriche. La disponibilità di auto usate è però diventato meno abbondante perché sostituirlo è diventato difficile e questa penuria ne ha innalzato i prezzi. Questi fenomeni si sono sovrapposti a una crescente attenzione per l’ambiente, catalizzata dai  limiti posti dalle istituzioni europee alle emissioni inquinanti delle auto, e questa ha creato scenari compositi che vedono TÜV Italia descrivere i trend automotive.

     

    TÜV Italia descrive i trend automotive fra ricerca della sostenibilità e difficoltà

    L’ente certificatore, in base ai dati riportati da uno studio di Google Trend, crede che gli italiani siano pronti ad abbracciare la transizione verso i trasporti a zero emissioni locali permessa dai veicoli sostenibili. In effetti nel 2022 è cresciuto, rispetto al 2021, il volume delle ricerche per keyphrases quali ‘auto elettrica usata’ e ‘auto ibrida usata’. Questo può essere almeno in parte dovuto agli alti prezzi dei veicoli elettrici nuovi, che scoraggiano le immatricolazioni ma fanno anche crescere il mercato dell’usato elettrico, come riportato da AutoScout24. Le incertezze generali inducono inoltre le persone a cercare qualcosa che dia fiducia: le ricerche di termini quali ‘sicurezza auto’ nel 2022 è aumentato del 35% rispetto al 2021. È sempre AutoScout24 a riportare che gli optional dedicati alla sicurezza sono fondamentali per il 70% delle persone intervistate. Il TÜV Italia descrive i trend automotive e osserva che queste tendenze trovano cittadinanza nei laboratori di TÜV Italia, luoghi nei quali è costante la ricerca della sicurezza, a partire dei componenti automotive che richiedono dinamismo e flessibilità per riuscire a pianificare i test di qualificazione/certificazione, indispensabili per garantire la qualità e l’affidabilità del prodotto finito. Dato che il software è ormai uno di questi componenti, per quanto incorporeo, non ci stupiamo poi di apprendere che TÜV SÜD è stato designato per  testare la sicurezza informatica degli autoveicoli.

     

    L’anno che verrà: TÜV Italia descrive i trend automotive del 2023

    Esigenza di sicurezza e sostenibilità: due sentiment delle persone che si incontrano in questo ente certificatore. Pietro Vergani, Business Unit Manager COM di TÜV Italia, dice per esempio che “molti dei componenti che testiamo, validiamo e certifichiamo sono strettamente legati al mondo dei veicoli elettrici o ibridi. Grazie ai nostri recenti investimenti siamo infatti in grado di coprire l’intera gamma di test di validazione sia sulle unità a bassa tensione che sui componenti elettronici ad alta tensione fino a 1.200 volt. Guardando al prossimo futuro la necessità di testing e certificazione si evolverà ancora. Sebbene i volumi produttivi potrebbero non ripartire immediatamente, di sicuro la quantità di evoluti dispositivi elettronici a bordo del singolo veicolo sarà sempre maggiore“. In effetti il camion elettrico Tesla Semi, i cui primi esemplari sono stati consegnati il 1° dicembre 2022, potrebbe avere un’architettura a 1.000 volt, i componenti della quale potrebbero quindi essere testati da TÜV Italia. Per concludere, vediamo come TÜV Italia descrive i trend automotive del 2023. In primo luogo aumenteranno, in termini di quantità, le forniture di centraline, sensori e componenti elettronici, cosa che stabilizzerà la filiera del settore. Occorre poi ricordare che in parallelo al percorso di transizione all’elettrico sono in svolgimento diversi aggiornamenti dei sistemi endotermici compreso quello che vede l’Idrogeno come carburante alternativo: questo porterà a un ‘panorama’ più ampio e tecnologicamente avanzato rispetto a quello descritto dai veicoli che percorrono attualmente le strade, un allargamento del quale l’aftermarket indipendente dovrà tener conto.

    Nicodemo Angì

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