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mercoledì, 26 Marzo 2025
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    Truffa del contachilometri: rischi, metodi e come proteggersi

    Acquistare un’auto usata a un prezzo troppo conveniente può nascondere insidie, tra cui la manipolazione del contachilometri. Questa pratica fraudolenta, nota come truffa del contachilometri, espone gli acquirenti a seri problemi di manutenzione e sicurezza. Secondo un’indagine condotta da carVertical, società specializzata nella raccolta e analisi di dati automobilistici, molte vetture sul mercato potrebbero aver subito alterazioni del chilometraggio per aumentarne il valore di rivendita.

    Come funziona la truffa del contachilometri?

    La truffa consiste nella riduzione artificiosa del numero di chilometri percorsi da un’auto per farla apparire meno usurata e, di conseguenza, più appetibile sul mercato. Questo inganno può tradursi in gravi problemi per l’acquirente, che si ritrova con un’auto potenzialmente più vecchia e logorata di quanto indicato.

    CarVertical mette a disposizione report dettagliati sulla storia dei veicoli, compresi eventuali furti, riparazioni e alterazioni del chilometraggio, oltre a un database di immagini per verificare l’aspetto passato dell’auto e individuare eventuali danni non dichiarati. L’azienda, attiva in diversi Paesi europei, negli Stati Uniti e in Australia, ha rivelato che le auto più economiche sono le più soggette a questa frode.

    I rischi della truffa del contachilometri

    Le conseguenze di questa pratica possono essere pesanti, sia economicamente che in termini di sicurezza:

    • Costi di manutenzione elevati: un’auto con più chilometri di quelli dichiarati potrebbe aver bisogno di interventi meccanici costosi.
    • Problemi di affidabilità: componenti come freni, sospensioni e trasmissione potrebbero essere più usurati del previsto, aumentando il rischio di guasti improvvisi.
    • Pericoli per la sicurezza: la stabilità su strada, la frenata e altri aspetti cruciali potrebbero essere compromessi da una manutenzione inadeguata.

    Lo studio di carVertical ha evidenziato che in Italia un’auto usata su nove ha un contachilometri alterato. Il rischio di truffa è particolarmente elevato per le vetture con un prezzo inferiore ai 5.000 euro, dove la percentuale di frodi sale al 14,4%. Ciò è dovuto al fatto che i veicoli più economici sono spesso più vecchi e la loro storia è più difficile da tracciare.

    Quali auto sono più esposte alla truffa del contachilometri?

    Secondo Matas Buzelis, esperto automotive e responsabile comunicazione di carVertical, i segmenti di prezzo più a rischio sono:

    • auto fino a 5.000 euro: il 14,4% ha il chilometraggio alterato.
    • auto tra 15.000 e 20.000 euro: il 13,5% dei veicoli è soggetto a frode.
    • auto tra 20.000 e 30.000 euro: la percentuale sale al 13,7%.
    • auto oltre i 30.000 euro: anche se il rischio diminuisce al 10,8%, il danno economico per il proprietario può essere molto elevato.

    Anche le auto elettriche non sono esenti da questa frode. Infatti, dato il costo elevato delle batterie, una riduzione artificiosa del chilometraggio può ingannare gli acquirenti e causare spese di riparazione impreviste.

    Come difendersi dalla truffa del contachilometri?

    Per evitare di cadere in questa trappola, è fondamentale seguire alcuni accorgimenti:

    • richiedere un report sulla storia del veicolo tramite servizi come carVertical.
    • confrontare il chilometraggio dichiarato con i tagliandi e le revisioni precedenti.
    • osservare l’usura degli interni, del volante e della pedaliera, che deve essere coerente con il numero di chilometri percorsi.
    • affidarsi a venditori affidabili e concessionari ufficiali, evitando offerte troppo vantaggiose per essere vere.

    Prestare attenzione a questi dettagli può fare la differenza tra un buon affare e una spesa imprevista per riparazioni costose.

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