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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Misure contro il caro benzina, il Governo vara un decreto

    Misure contro il caro benzina, il Governo vara un decretoIl caro benzina morde, si corre ai ripari

    Alla fine anche l’ultima proroga del taglio delle accise è arrivata a scadenza e il caro benzina è ritornato aggressivo: ecco il perché del decreto sulla trasparenza dei prezzi approvato dal Governo. Il Consiglio dei Ministri del 10 gennaio ha approvato 3 decreti legge per interventi urgenti in materia di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi, di ripiano per il superamento del tetto di spesa per dispositivi medici e, cosa che riguarda tutti da vicino, riguardo i prezzi dei carburanti e la ridefinizione dei poteri di controllo e sanzionatori dell’Autorità Garante dei prezzi.

     

    Trasparenza contro il caro benzina

    Su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, è stato infatti approvato un decreto-legge che introduce disposizioni in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante dei prezzi. Il decreto introduce per esempio il criterio che, nel periodo gennaio-marzo 2023, il valore dei buoni benzina dati dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente – e quindi non è sottoposto a tassazione – nel limite di 200 euro a lavoratore. Gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile hanno ora l’obbligo di esporre il prezzo medio giornaliero nazionale – calcolato e pubblicato dal Ministero delle imprese – insieme al prezzo di vendita da loro praticato. Ricordiamo che la fine del taglio delle accise era già prevista e che questo tipo di intervento non era stato accolto con completo favore da diverse associazioni, che proponevano misure alternative.

     

    Sanzioni e controlli contro il caro benzina

    Questo decreto rafforza inoltre le sanzioni amministrative da comminare nel caso gli esercenti violino gli obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi. Se questo comportamento è recidivo la sanzione può arrivare anche alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni. Si è anche previsto un rafforzamento dei legami fra il Garante prezzi e l’Antitrust in modo sorvegliare e reprimere eventuali speculazioni. Allo stesso fine si irrobustisce inoltre la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza. Il decreto istituisce poi una Commissione di allerta rapida che sorvegli i prezzi e analizzi, insieme alle parti coinvolte, le ragioni delle oscillazioni per poi definire gli interventi più adatti. Notiamo che in generale gli aumenti dei prezzi si sono rivelati mediamente congruenti, sulla rete viaria ordinaria, con i 18 cent connessi alla fine dello sconto sulle accise. Nelle autostrade si sono invece registrati rincari superiori, in particolare modo per il servito: chissà se la graduatoria dei prezzi preparata da Altroconsumo è ancora valida…

    Nicodemo Angì

     

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