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giovedì, 02 Maggio 2024
  • Incentivi auto 2023: si pensa a una redistribuzione dei fondi

    Incentivi auto 2023: si pensa a una redistribuzione dei fondiIncentivi auto 2023 a macchia di leopardo.

    Le immatricolazioni delle auto elettriche e ibride sono cresciute ma il ricorso agli incentivi auto 2023 è stato molto sbilanciato verso le motorizzazioni convenzionali: si pensa quindi a una redistribuzione dei fondi ancora disponibili. Partiamo dai numeri del mercato auto in Italia: i dati di marzo parlano di un aumento del 40,8% rispetto a marzo 2022, con un incremento che nel primo trimestre è stato solo del 26,2%, generato da 427.019 unità immatricolate, principalmente a causa di un mese di gennaio molto fiacco. In questo quadro le auto elettriche hanno fatto meglio del mercato – +81,5% a marzo e + 45% nel trimestre – mentre le ibride sono state in altalena, con le Plug-in a crescere meno del totale e le full e mild a superare la media complessiva sia nel mese sia nel trimestre. Nonostante questa sostanziale positività gli incentivi auto 2023 sono esauriti soltanto per automobili e motoveicoli a motorizzazione convenzionale, donde l’ipotesi di redistribuzione dei fondi tratteggiata dal Ministro dell’industria Adolfo Urso.

     

    Spostamento di fondi per gli incentivi auto 2023

    Nel momento nel quale scriviamo – 14 aprile – sono ancora disponibili 161 milioni per veicoli elettrici e a fuel cell e 7 milioni per veicoli con queste alimentazioni destinati al car sharing e al noleggio; per i veicoli ibridi Plug-in la dotazione assomma a 214 e 7 milioni rispettivamente. Ancora disponibili, per i motoveicoli a 2, 3 e 4 ruote, 7 milioni per gli incentivi auto 2023 e 11 milioni da precedenti misure mentre rimangono 14 milioni per veicoli commerciali elettrici con massa fino a 3,5 tonnellate. Le norme per ottenere gli incentivi sono rimaste a oggi invariate ma le cose potrebbero cambiare perché il ministro, durante un question time alla Camera, ha delineato l’ipotesi di spostare fondi per eliminare le automobili fino a Euro 3.

     

    Incentivi auto 2023 per svecchiare il circolante

    Adolfo Urso ha infatti detto che: “Noi dobbiamo incentivare chi ha bisogno dell’aiuto dello Stato per svecchiare la propria vettura, per rottamare autovetture Euro 0, 1, 2 e 3, cioè coloro che non se lo possono permettere. Non chi, invece, ha le facoltà per permettersi di comprare, se vuole e certamente lo auspichiamo, un’auto elettrica”. Il Ministro ha evidenziato, come riportato da Sky TG 24, che “i 150 milioni destinati all’acquisto di vetture endotermiche con emissioni tra 61 e 135 g/km di CO2/km sono terminati in poche settimane, mentre dei 425 milioni complessivamente stanziati per le auto elettriche e ibride sono stati a oggi utilizzati soltanto 33 milioni, pari a meno dell’8%”. Si profila una situazione molto particolare, dato che in molti importanti Paesi europei, compresi il Regno Unito, la Germania e la Spagna, le vendite delle auto elettriche decollano mentre in Italia si pensa di incentivare veicoli con motore a scoppio con fondi destinati a veicoli con emissioni locali zero o comunque bassissime. Sarebbe stato probabilmente più logico, anche in vista della transizione del 2035, aumentare l’entità degli incentivi per le elettriche e le Plug-in invece di trasferire fondi alle automobili endotermiche. In ogni caso gli operatori aftermarket si stanno già confrontando con veicoli elettrificati e, a proposito di incentivi, ricordiamo che sono ancora in vigore le agevolazioni della “Legge Sabatini” che agevola gli investimenti in nuove attrezzature, software e tecnologie digitali a ridotto impatto ambientale: una buona occasione per modernizzarsi e tagliare le bollette!

    Nicodemo Angì

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