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venerdì, 26 Aprile 2024
  • L’aftermarket sempre più green con i nuovi incentivi statali!

    L'aftermarket sempre più green con i nuovi incentivi statali!Produzione ecosostenibile per l’aftermarket: si può.

    In campo c’è la  Nuova Sabatini Green che sostiene gli investimenti correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

    Aftermarket e le agevolazioni: quando presentare le domande

    Le domande per beneficiare delle agevolazioni previste per la nuova linea di intervento potranno essere presentate dal 1° gennaio 2023.Gli aiuti, nella forma di un contributo in conto impianti, sono maggiorate del 30% rispetto a quelle previste per gli investimenti in beni strumentali ordinari. Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il possesso, da parte dell’impresa beneficiaria, di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento o di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni. Ne dà comunicazione il ministero delle Imprese e del Made In Italy. Un altro incentivo che può dar forza alla sostenibilità produttiva della filiera aftermarket: settore direttamente coinvolto nel tema in questione.

    Cos’è la Nuova Sabatini: le opportunitù per l’aftermarket

    • La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
    • L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

     

    A chi si rivolge: coinvolto anche il tessuto produttivo dell’aftermarket nazionale

    Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative. Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda:

    • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
    • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
    • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
    • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
    • abbiano sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

     

     

     

     

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