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venerdì, 26 Aprile 2024
  • L’Europa ferma motori a scoppio, cosa succederà nel 2035?

    L'Europa ferma motori a scoppio, cosa succederà nel 2035?L’Europa ferma motori a scoppio, ormai è deciso!

    Una decisione, l’Europa ferma motori a scoppio, che ha suscitato un enorme clamore mediatico e che va letta nelle sue conseguenze anche per il post vendita. Diciamo subito che il provvedimento non vieta espressamente i motori a scoppio ma fissa delle percentuali di riduzione delle emissioni di CO2 allo scarico crescenti gradualmente. Il primo obiettivo è un taglio (con riferimento ai dati 2021) del 25% delle emissioni nel 2025 e del 55% nel 2030. Dal 1° gennaio 2035 le emissioni di anidride carbonica dovranno essere ridotte del 100%, cosa che equivale a consentire solo le automobili elettriche e quelle a fuel cell alimentate a Idrogeno. Queste automobili sono mediamente piuttosto care ma grazie ai nuovi incentivi attivi dallo scorso 2 novembre sarà possibile acquistare (purché si rottami un’automobile e il reddito ISEE sia inferiore a 30.000 euro) la Fiat 500 elettrica a partire da 19.800 euro, una Smart For Two a 17.700 mentre per il gruppo Renault avremo la Twingo Z.E. a 15.450 euro e la Dacia Spring a 13.500 Euro.

     

    L’Europa ferma motori a scoppio ma per qualcuno non sarà così

    A non dover rispettare l regole con le quali l’Europa ferma motori a scoppio dal 2035 saranno i costruttori più piccoli: chi produce fino a 1.000 automobili l’anno non avrà nessun obbligo mentre chi non supera le 10mila unità non sarà obbligato a rispettare gli step intermedi di riduzione delle emissioni. Ricordiamo che l’accordo del 27 ottobre dovrà, per essere operativo, essere ratificato dal Parlamento e dal Consiglio europei: una volta superati questi step esso si applicherà a tutte le auto e i veicoli commerciali leggeri. In questo pacchetto c’è anche una nuova metodologia di valutazione della CO2 emessa nell’intero ciclo di vita dei veicoli nuovi, in modo da rendere possibile la comparazione sensata delle emissioni anche per i veicoli che non ne emettono dallo scarico. I dettagli – compresi i relativi regolamenti – di queste nuove metodologie di misura saranno resi noti nel 2025 mentre nel 2024 si aggiorneranno i criteri per omologare consumi ed emissioni delle auto nuove, mandando in pensione il ciclo WLTP, che per esempio è stato applicato alla nuova Jeep Avenger.

     

    L’aftermarket si dovrà confrontare con il fatto che l’Europa ferma motori a scoppio

    Tirando le somme capiamo che, a meno di fatti nuovi, le ultime automobili con motore a scoppio saranno vendute il 31 dicembre 2034 e c’è già qualcuno che pensa che le strade, dal 1° gennaio 2035 saranno piene di auto d’epoca perché chi non può o non vuole passare all’elettrico prolungherà il più possibile la vita dell’automobile già in suo possesso. L’ipotesi è più provocatoria che reale: un veicolo immatricolato a dicembre del 2034 non diventerà certamente d’epoca un mese dopo! Quel che probabilmente accadrà sarà che fino al 2050 ci saranno ancora molte automobili con il motore a scoppio, perlopiù ibride, comprese diverse ‘nonnine’ immatricolate prima del 2035. Il post vendita dovrà preparasi a gestire sempre più auto elettrificate – elettriche e ibride – con le ibride che comunque emetteranno sempre meno perché dovranno essere conformi agli step intermedi del 2025/2030. Per diminuire le emissioni ci sarà un’elettrificazione crescente (e quindi l’esperienza maturata nella loro manutenzione sarà utile anche per le elettriche pure) e sistemi di trattamento allo scarico sempre più perfezionati per rispettare (salvo eventuali ‘ammorbidimenti’ delle norme, è previsto un consuntivo nel 2026) gli sfidanti limiti Euro 7.

     

    Europa ferma motori a scoppio ma con un distinguo

    Occorre poi tener conto che questi recenti accordi prevedono anche una futura proposta che consenta di immatricolare dopo il 2035 veicoli alimentati con ‘carburanti neutrali in termini di CO2‘. Si tratta degli e-Fuel, carburanti sintetici creati unendo Carbonio ottenuto dall’anidride carbonica (catturata dall’atmosfera) e Idrogeno ottenuto da fonti rinnovabili: se si diffonderanno il post vendita si dovrà confrontare con motori compatibili con gli E-fuel che, per esempio, richiedono filtri carburante specifici

     

    Nicodemo Angì

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