16.3 C
Napoli
giovedì, 18 Aprile 2024
  • Caro carburante, un tavolo per la filiera e modifiche al decreto benzina

    Caro carburante, un tavolo per la filiera e modifiche al decreto benzinaContinuano le azioni contro il caro carburante

    Il costo dell’energia è ancora alto e quindi il Governo predispone altre misure, compreso un tavolo per far riunire i principali attori della filiera dei carburanti. Il Ministro dell’Industria e del Made in Italy Adolfo Urso ha al proposito commentato: “Abbiamo aperto un confronto continuativo, non occasionale o strumentale, per rispondere e risolvere le questioni che i rappresentanti del settore ci hanno sottoposto nelle scorse settimane. Alla fine di questi incontri presentare un provvedimento organico di riordino del settore e lo faremo insieme agli altri ministeri competenti: Ambiente, Economia e Trasporti“. Fra i temi che saranno trattati la ristrutturazione della rete di distribuzione dei carburanti convenzionali, la contrattualistica e i rapporti tra operatori e filiera, utilizzo e costi degli strumenti di pagamento elettronico e sviluppo della rete di ricarica per le auto elettriche. Ricordiamo che Sergio Cristallo dell’Agenzia delle entrate ha recentemente proposto che il bonus carburante venga esteso anche alle auto elettriche.

     

    Spiragli positivi rispetto al caro carburante

    Il Ministro Urso ha inoltre fatto il punto sul caro carburante riferendo che: “i dati del nostro Osservatorio ci confortano: nell’ultima settimana in Italia non vi è stato il temuto impatto del nuovo embargo petrolifero sui prodotti russi. Si è anzi confermata una leggera flessione dei prezzi alla pompa: siamo sulla strada giusta e questo spero contribuisca ad un confronto sereno con operatori e consumatori. Riguardo al decreto legge Trasparenza crediamo sia giusto, per rispetto al Parlamento, che il confronto prosegua nella competente commissione della Camera”. Questo tema è particolarmente sensibile nel nostro Paese, dato che il caro carburante si manifesta in Italia di più rispetto alla media dei Paesi UE.

     

    Trasparenza sui prezzi contro il caro carburante

    In effetti il decreto Trasparenza sui prezzi dei carburanti sta sperimentando delle modifiche durante la discussione nella competente Commissione parlamentare. In sostanza si sono ammorbidite le sanzioni per chi “non espone con adeguata evidenza”, accanto ai prezzi praticati nel punto vendita, i cartelli con la media dei prezzi di riferimento. Le sanzioni, commisurate al fatturato dell’attività, diminuiscono ricadendo nella fascia 200 – 2mila euro (in precedenza variavano da 500 a 6.000 euro) e anche l’eventuale periodo di sospensione dell’attività scende da 7 – 90 giorni a 1 – 30 giorni, una misura che viene applicata nel caso si riscontrino 4 violazioni (prima ne bastavano 3). È prevista anche l’introduzione “applicazione informatica” gratuita nella quale consultare prezzi medi e praticati. Un’altra modifica al Decreto stabilisce poi che le comunicazioni dei prezzi da parte dei gestori al Mimit, le cui modalità verranno definite insieme alle specifiche sui cartelloni con decreto ministeriale, dovranno essere fatte “al variare del prezzo praticato e comunque con frequenza settimanale”. L’accertamento delle violazioni resta affidato alla Guardia di Finanza mentre il prezzo medio sarà calcolato dal MIMIT “su base regionale e delle province autonome”, per gli esercenti sulla viabilità ordinaria, e “su base nazionale” per quelli che operano sulle autostrade. Il Garante per la sorveglianza dei prezzi dovrà poi  predisporre una relazione trimestrale sull’andamento dei prezzi medi “nella quale sono evidenziate le singole variazioni lungo la filiera del prezzo” con l’obiettivo di “verificare e prevenire comportamenti scorretti nel settore di riferimento”.

    Nicodemo Angì

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie