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lunedì, 23 Giugno 2025
  • BYD porta in Europa la ricarica EV da 1 Megawatt: 470 km in 5 minuti

    BYD - Salone dell'Auto di Parigi 2024

    Una nuova soglia tecnologica si appresta a ridefinire la mobilità elettrica in Europa. BYD, leader cinese nell’elettrificazione, ha annunciato a Bruxelles l’introduzione sul mercato europeo delle proprie stazioni di ricarica ultra rapida da 1 Megawatt, già operative su vasta scala in Cina. La tecnologia, denominata Megawatt Flash Charger, rappresenta un cambio di paradigma nei tempi di rifornimento: un’auto elettrica compatibile potrà ottenere fino a 470 km di autonomia in soli cinque minuti.

    L’annuncio è stato dato da Stella Li, vicepresidente di BYD, nel corso di una conferenza dedicata all’espansione del marchio nel Vecchio Continente. Il piano prevede l’avvio, entro un anno, di una rete europea di ricarica ultraveloce, grazie a partnership strategiche con operatori locali del settore energetico e delle infrastrutture. L’obiettivo dichiarato: eliminare uno dei principali ostacoli alla diffusione dell’elettrico, ossia la lentezza dei tempi di ricarica.

    Il sistema da 1.000 kW è già attivo in oltre 500 siti in Cina, dove permette di ricaricare le vetture BYD in meno di dieci minuti. Ora la stessa infrastruttura sarà adattata ai requisiti europei e integrata con il debutto di nuovi modelli elettrici del marchio, come Han L e Tang L, entrambi basati sulla piattaforma modulare Super e. Le prime installazioni sono previste presso concessionarie selezionate, con successivo ampliamento in aree pubbliche strategiche.

    Una rete ad altissima potenza per il debutto dei nuovi modelli BYD

    Sebbene BYD non abbia ancora diffuso informazioni precise su tempistiche, paesi interessati o numero di colonnine previste, il segnale è inequivocabile: l’azienda punta a diventare punto di riferimento per la ricarica ad alta potenza nel mercato europeo, accelerando il passaggio all’elettrico anche attraverso l’effetto stimolo sui concorrenti.

    L’iniziativa si inserisce in un contesto europeo ancora incerto, dove la transizione ecologica si scontra con la necessità di mantenere una solida competitività industriale. L’ingresso di un costruttore come BYD con una rete di ricarica scalabile, prestazioni elevate e tecnologia proprietaria mette pressione sull’industria continentale e solleva interrogativi rilevanti: come reagiranno i produttori europei? Le istituzioni saranno in grado di sostenere infrastrutture capaci di gestire potenze così elevate? Il pubblico accetterà questa accelerazione come un’opportunità o come una sfida?

    La risposta non è scontata. Ma la tecnologia cinese ha già dimostrato di non attendere.

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