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domenica, 28 Aprile 2024
  • BMW raddoppia le vendite dei auto elettriche nel primo trimestre 2022

    BMW Group ha raddoppiato nel 2022 le vendite dei suoi modelli con alimentazione elettrica. 

    Nel primo trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, BMW Group ha fatto registrare un notevole incremento per quanto concerne le immatricolazioni di vetture full electric.

    Pieter Nota, membro del Consiglio di Amministrazione di BMW AG, responsabile Customer, Brands, Sales. “La domanda per i nostri innovativi ed entusiasmanti prodotti con una vasta gamma di propulsori per tutte le esigenze, rimane elevata a livello globale. Grazie alla nostra solida linea di prodotti, all’alto livello di flessibilità ed eccellenza operativa, ci aspettiamo che le vendite per l’intero anno 2022 eguaglino quelle dello lo scorso anno, nonostante il complesso contesto mondiale”

    BMW mira alla completa elettrificazione della gamma

    Con l’introduzione della nuova iX e della i4, la Casa automobilistica tedesca ha ampliato la digitalizzazione e ciò si è tradotto in un elevato numero di ordini per entrambi i veicoli, grazie anche alle nuove metodologie di vendita

    Secondo Nota, in un futuro non molto lontano, nella vendita di un veicolo di nuova generazione e dunque di veicoli elettrici, saranno coinvolti sempre più partner, ciò implicherà una notevole selezione dei fornitori e un livello qualitativo sempre più elevato. 

    Cresce il fatturato del BMW Group nel 2022

    I modelli elettrificati BMW e MINI sono stati scelti da 35.289 clienti, con un incremento delle vendite del 149,2%, le proiezioni per il futuro portano ad obiettivi importanti, con la Casa tedesca che per il 2025 mira ad avere in circolazione più di due milioni di veicoli elettrici. 

    Nel Gruppo BMW rientra anche la Rolls-Royce, brand di lusso che diventerà completamente elettrico dal 2030, e che ha fatto registrare il 18% di incremento delle vendite, con 1.624 vetture consegnate ai clienti, risultato mai registrato nei 117 anni di storia del marchio.

    Marco Lasala 

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