Il recente ribasso dei prezzi dei carburanti in Italia non basta a rassicurare i consumatori. Secondo il Codacons, nonostante il costo della benzina e del gasolio sia sceso sotto quota 1,80 euro al litro, tornando ai livelli del 10 gennaio scorso, la situazione rimane critica.
Se da un lato la discesa dei prezzi rappresenta un segnale positivo, dall’altro il confronto con i dati di fine dicembre 2024 evidenzia un incremento significativo. Rispetto a quel periodo, infatti la benzina costa il 2,4% in più e il gasolio è aumentato del 2,8%.
Questo si traduce in un aggravio di spesa pari a:
- +2,1 euro a pieno per un’auto a benzina
- +2,35 euro a pieno per un’auto diesel.
Se si considera una media di due pieni al mese, il rincaro annuo oscilla tra +50 e +56 euro per automobilista.
Petrolio in discesa, benzina e diesel in rialzo: un’anomalia per gli automobilisti
Il Codacons sottolinea l’incoerenza tra l’andamento del petrolio e i prezzi alla pompa. Nel periodo di riferimento, infatti:
- Il WTI è sceso da 70 dollari al barile di fine dicembre a 66,80 dollari attuali
- Il Brent è passato da oltre 74 dollari a circa 70 dollari
Nonostante questa riduzione significativa del prezzo del greggio, il costo dei carburanti per i consumatori italiani continua a salire. Una dinamica che conferma le distorsioni del mercato e che si traduce in un danno economico per gli automobilisti.
Il Codacons chiede maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi e interventi più incisivi per garantire che le riduzioni del petrolio si riflettano in tempi rapidi anche sui listini dei carburanti alla pompa.