Il panorama automotive cinese continua a sorprendere per la rapidità con cui evolve e anticipa i trend globali della mobilità. In questo scenario, BYD consolida il suo ruolo da protagonista assoluto della transizione elettrica, compiendo un ulteriore salto in avanti: dopo aver reso indipendente la produzione di batterie e piattaforme, la casa introduce il suo primo tablet sviluppato internamente, destinato al SUV ibrido Tai 7.
BYD, dalle batterie Blade al controllo dell’infotainment
Il marchio è diventato sinonimo di autonomia tecnologica grazie alle batterie Blade, apprezzate per sicurezza, affidabilità e costi contenuti. L’arrivo del tablet rappresenta l’estensione naturale di questa strategia: non solo veicoli e accumulatori, ma anche l’elettronica di bordo diventa parte di una catena produttiva totalmente interna.
Il dispositivo sarà realizzato interamente da BYD e offrirà piena integrazione con i sistemi del veicolo, permettendo funzioni di collaborazione multi-schermo tra il tablet e i display del Tai 7.
Tai 7: il nuovo SUV premium Fang Cheng Bao
Il modello che inaugura questa novità è il Tai 7, SUV ibrido plug-in appartenente al brand Fang Cheng Bao, divisione premium di BYD. Secondo nella gamma dopo il Tai 3, è progettato per la mobilità urbana e sarà disponibile sul mercato cinese entro la fine del 2025.
Il debutto del tablet non è solo un arricchimento tecnico: rappresenta la volontà del costruttore di avvicinare l’esperienza a bordo a quella dei più avanzati ecosistemi consumer, creando continuità tra vettura e dispositivi personali.
L’infotainment come terreno di sfida
In Cina, l’infotainment è ormai un fattore decisivo per la competitività dei brand automobilistici. L’attenzione dei clienti non si concentra più solo su autonomia o prestazioni, ma sempre più su connettività e qualità dei servizi digitali.
Alcuni costruttori hanno scelto la strada delle partnership: MG ha avviato una collaborazione con Oppo, mentre Geely e Huawei hanno stretto alleanze strategiche. Altri, come Nio, hanno preferito sviluppare soluzioni proprietarie, arrivando a lanciare due generazioni di smartphone dedicati ai propri veicoli. Tuttavia, l’interruzione del progetto di un terzo modello evidenzia quanto sia oneroso sostenere investimenti di questo tipo.
Una scelta con respiro internazionale
Per BYD, la creazione di un tablet proprietario rappresenta la conferma di una strategia orientata al controllo completo della filiera: dal design delle celle alle piattaforme software. Una decisione che potrebbe avere ricadute importanti anche al di fuori della Cina, dove l’azienda sta accelerando la propria espansione.
Il Tai 7, in questo senso, non sarà solo un SUV ibrido plug-in, ma il primo veicolo del marchio a integrare un ecosistema digitale interamente sviluppato in casa, con l’ambizione di fissare un nuovo standard nel settore dell’infotainment automobilistico.