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martedì, 30 Aprile 2024
  • Borg Warner ed elettrificazione: spunti e idee per l’aftermarket

    Borg Warner Che spiragli di vita ha l’elettrico nel futuro dell’aftermarket?

    Il coronavirus ha colpito luttuosamente centinaia di migliaia di famiglie e ha quasi bloccato interi settori industriali, compreso l’automotive. Questa pandemia danneggerà o bloccherà la transizione verso l’elettrico? Inforicambi.it si è impegnata molto per cercare di minimizzare dubbi e timori fornendo informazioni sia agli operatori dell’aftermarket sia ai privati. Citiamo per esempio il post su una possibile ripartenza a settembre e su come salvare le batterie inattive a causa della pandemia da coronavirus. Per aggiungere un’altra indicazione, seppur indiretta, agli operatori del settore riguardo le tendenze dell’automotive riportiamo due interventi di Hakan Yilmaz, Chief technology officer e Vice President di Borg Warner.

    Powertrain a 360°

    In un’intervista al magazine mensile di SAE International Yilmaz ha espresso la vision di un marchio dell’automotive che, pur avendo una storia lunga 92 anni, vuole continuare ad essere protagonista anche in questi tempi di cambiamento. La recente acquisizione di Delphi Technologies ha un ruolo importante perché rende Borg Warner un fornitore a 360° per ogni tipo di motorizzazione. Yilmaz ritiene infatti che “questa transazione rappresenta un passo importante nella nostra strategia che ci vuole presenti in tutti i tipi di powertrain. Con quest’accordo rafforziamo nostra posizione nella propulsione elettrificata così come nei motori convenzionali, nei veicoli commerciali e nell’aftermarket“. Competenze a 360°, quindi, ma sembra che l’elettrificazione abbia un posto di riguardo, ad esempio quando Yilmaz dice: “dato che il contenuto di elettrificazione dei nostri prodotti è in rapido aumento, le nostre capacità di software e sistema stanno crescendo in parallelo“.

    auto elettrica‘Puliamo’ tutti i veicoli

    L’elettrificazione è al servizio della sostenibilità e la cosa è molto utile, per esempio, per ‘alleggerire’ l’impatto ambientale di SUV e pickup. È anche per questo che “per i propulsori ibridi ed elettrici siamo focalizzati sull’ottenere la leadership del prodotto e quindi ricevono un’importante percentuale delle nostre risorse“. IL CTO di Borg Warner specifica che “i nostri prodotti elettrificati e integrati sono completamente scalabili e possono essere adattati, in base alle esigenze dei clienti, ad impieghi su autovetture, camion, SUV e veicoli commerciali“.

    L’intervista di Hakam Yilmaz è stata fatta molto probabilmente prima della pandemia ma lo shift verso l’elettrificazione è stato al centro di un’altra intervista molto recente. Il CTO di Borg Warner è stato infatti interpellato da Automotive News Europe sulle conseguenze che la pandemia potrebbe avere nella diffusione di veicoli elettrici e ibridi.

    Segnali contrastanti

    L’assunto è che la spinta principale sia data dai regolamenti sulle emissioni, che potrebbero essere ammorbiditi dalla crisi generata dalla pandemia. Si incepperà quindi qualcosa nel collegamento di Borg Warner ed elettrificazione? Yilmaz ha risposto che il più grande mercato mondiale, quello cinese, ha visto la riconferma degli incentivi per i NEV (New-Energy Vehicle) dopo un loro parziale ritiro. In Europa non si segnalano per ora retromarce sul cammino della diminuzione delle emissioni, anche se gli OEM ancora indietro sull’elettrificazione vorrebbero un allentamento. Dal lato dei clienti, Borg Warner non ha avuto per ora indizi che le Case vogliano frenare i loro obiettivi di elettrificazione. La Cina è quella che ha una roadmap più spinta: Borg Warner produce in loco powertrain elettrici con 2 diverse aziende e sta introducendo i moduli ibridi di tipo P2. Si tratta di motori elettrici posti prima della trasmissione: il motore a combustione può essere disconnesso e si può andare in modalità elettrica pura con il massimo del rendimento.

     

    Turbocompressori alieni

    Negli USA i limiti per le emissioni di CO2 sono meno impegnativi ma i veicoli, mediamente più grandi e pesanti, possono rientrare nei limiti quasi soltanto con l’elettrificazione. La situazione europea, che ci riguarda da vicino, vede Borg Warner mettere a frutto le esperienze cinesi per rafforzare la propria posizione. Yilmaz ha riferito che l’Azienda ha previsto scenari anche pessimistici ma che confida in un recupero abbastanza rapido, come sta accadendo in Cina, e il messaggio è stato trasmesso ai fornitori. Fra i componenti Borg Warner che arriveranno, Yilmaz cita l’e-turbo, un turbocompressore che incorpora anche un motore elettrico: il turbo lag viene eliminato e la coppia ai bassi regimi viene migliorata, insieme al rendimento. Il sistema lavora bene con i mild hybrid a 48 volt, un’ibridizzazione presente ad esempio nella grintosa BMW M440i xDrive coupe. L’eBooster, un compressore ad azionamento elettrico, è invece già in produzione e affianco i turbo classici per minimizzarne i ritardi. Fra gli altri prodotti che Yilmaz vede in espansione ci sono i gruppi P2: la versione a 48 volt permette di rientrare nei limiti europei del 2025 mentre la soluzione Plug-in con batterie a 400 volt soddisferà le norme del 2030, ben più stringenti. Il futuro è quantomai incerto ma le parole del CTO fanno pensare che l’elettrificazione Borg Warner potrebbe continuare spedita e se ci saranno le condizioni anche altri fornitori e OEM affiancheranno gli elettroni agli ottani. L’aftermaket dovrà quindi seguire questa evoluzione, che interessa anche modelli mass market come le Fiat Panda e 500 e la Ford Puma. Fare diagnosi/manutenzione di un turbocompressore con motore elettrico sarà una cosa ‘diversa’ e quindi occorre studiare e prepararsi: la ripartenza post pandemia potrebbe implicare anche componenti di questo tipo, oltre ai powertrain ibridi ed elettrici.

     

    Nicodemo Angì

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