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mercoledì, 12 Novembre 2025

2035 addio? L’Europa frena sulla fine del motore termico

Emissioni di CO2: il passo indietro della Commissione Europea

La data simbolo del 2035, fissata per lo stop alla vendita di auto nuove con motore a combustione, non è più una certezza. L’Unione Europea sta infatti rivalutando la rigidità del divieto alla luce delle difficoltà industriali, dei costi di elettrificazione e delle crescenti pressioni dei Paesi membri. A Bruxelles si parla apertamente di neutralità tecnologica, una formula che riapre la strada ai biocarburanti e agli e-fuel come soluzioni alternative all’elettrico puro.

La svolta è maturata dopo mesi di discussione tra Commissione, Parlamento e Stati, con Germania, Italia e Polonia in prima linea per chiedere una revisione degli obiettivi climatici. Le Case automobilistiche, alle prese con investimenti miliardari e domanda incerta di vetture elettriche, hanno accolto con favore il nuovo approccio pragmatico dell’Europa.

Per i produttori di componenti e per tutto il mondo aftermarket, la revisione delle regole apre nuove prospettive. La possibilità di continuare a sviluppare motori termici evoluti e sistemi ibridi compatibili con carburanti sintetici mantiene vivo un enorme patrimonio tecnologico, evitando una transizione forzata che avrebbe messo in crisi migliaia di officine e ricambisti.

Neutralità tecnologica e biocarburanti: una nuova fase per l’industria

Il principio di neutralità tecnologica mira a ridurre le emissioni di CO2 senza imporre un’unica soluzione. In quest’ottica, biocarburanti avanzati ed e-fuel possono garantire una mobilità a basse emissioni sfruttando infrastrutture esistenti e know-how consolidato. Alcuni costruttori, tra cui Porsche, Mazda e Stellantis, stanno già sperimentando motori compatibili con carburanti sintetici, mentre i grandi fornitori del post-vendita si preparano ad aggiornare linee di produzione e formazione tecnica.

La “frenata” europea sul 2035 segna dunque un cambio di passo decisivo: non un ritorno al passato, ma l’apertura a un futuro dell’auto più realistico, in cui elettrico, ibrido e termico potranno convivere nel segno dell’innovazione e della sostenibilità.

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