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lunedì, 13 Ottobre 2025

Automotive Talks 2025: il Presidente Buongiardino di Federmotorizzazione sul futuro della mobilità

Automotive Talks 2025

Si è tenuto a Roma l’8 ottobre 2025 l’Automotive Talks, evento dedicato all’evoluzione del sistema distributivo e al futuro della mobilità in Italia. Un appuntamento che ha riunito rappresentanti del settore e istituzioni per analizzare l’impatto delle politiche europee sulle alimentazioni e sul mercato auto nazionale.

Tra i protagonisti dell’incontro, il Presidente di Federmotorizzazione, Simonpaolo Buongiardino, che ha offerto una lettura critica dello scenario attuale, sottolineando le difficoltà del comparto e la necessità di una svolta nelle politiche europee.

A portare il punto di vista operativo della rete sono intervenuti anche Massimo Musazzi e Andrea Toffoli, consiglieri nazionali di Federmotorizzazione, che hanno approfondito i temi del noleggio, delle nuove esigenze della clientela e della rapidità con cui il mercato deve adattarsi ai cambiamenti in corso.

Il ruolo centrale di Federmotorizzazione nel dibattito sulla transizione

Massimo Musazzi, Consigliere Nazionale Federmotorizzazione (Titolare Busto Motor Company):
Oggi il noleggio rappresenta il 90% delle vendite di auto elettriche ed è diventato una componente fondamentale del mercato. Attraverso questa formula il cliente può conoscere e provare il prodotto, per poi decidere, dopo due o tre anni, se confermare la scelta o orientarsi verso un’ibrida. Intanto le case automobilistiche stanno rivedendo le proprie strategie, tornando a puntare anche sui motori termici e ampliando l’offerta con soluzioni alternative”.

Andrea Toffoli, Consigliere Nazionale Federmotorizzazione (Direttore Generale Nini Car Spa):
Mi fa piacere partecipare a questo evento in una doppia veste: come Direttore Generale della concessionaria che rappresento e come Consigliere Nazionale di Federmotorizzazione. Questi momenti sono preziosi per condividere esperienze e conoscenze utili alla nostra attività quotidiana. Sul fronte dell’Automotive, dobbiamo essere rapidi e pronti ai cambiamenti: il mercato dell’elettrico ci è stato sostanzialmente imposto. Sta a noi interpretare le esigenze del cliente, offrendo la soluzione migliore. Grazie ai brand che rappresentiamo possiamo proporre diverse alternative, elettrico, ibrido, plug-in, ma il nostro compito resta complesso: siamo noi ad interfacciarci direttamente con il cliente finale, a guidarlo nella scelta giusta e soprattutto a fidelizzarlo”.

Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Federmotorizzazione:
Sono qui a Roma, in occasione dell’evento Automotive Talks organizzato da BtheOne, per esprimere la nostra posizione sulla situazione del mercato Automotive in Italia e in Europa. Per comprendere l’attuale scenario bisogna tornare al 2015, quando scoppia il Dieselgate, un problema circoscritto a Volkswagen, che venne trasformato in un atto d’accusa contro l’intera motorizzazione diesel. Questo fenomeno sarà il preludio alla nascita del green deal nel 2019, voluto dalla Presidente della Commissione Europea, con l’imposizione delle motorizzazioni elettriche.

Una campagna ideologica sostenuta da ambientalisti, forze politiche e istituzioni europee che ha portato all’imposizione della deadline del 2035 per lo stop alle immatricolazioni di auto endotermiche.

Questa decisione si è rivelata fortemente penalizzante per l’industria automobilistica europea, leader mondiale sulla motorizzazione Diesel ed in generale all’avanguardia nelle motorizzazioni endotermiche.
Una scelta dettata non già dal progresso tecnologico, ma da scelte politiche che non hanno tenuto conto della realtà del mercato: oggi la penetrazione di auto elettriche sul circolante europeo raggiunge a mala pena l’1,5% e questo dato conferma l’inutilità del target 2035.
Le case automobilistiche oggi soffrono la concorrenza dei produttori cinesi, all’avanguardia sulle motorizzazioni elettriche: costi energetici inferiori del 60% e forti sussidi statali consentono loro di proporre veicoli ibridi ed elettrici a prezzi molto più bassi. Le case europee, come Stellantis, stanno perdendo competitività.

È quindi necessario un cambio di rotta: in questa direzione si muove l’ARA, Alleanza delle Regioni Automotive, presieduta dall’assessore di Regione Lombardia Guido Guidesi, alla quale si stanno affiancando numerose realtà: le associazioni delle case produttrici europee e di recente anche la Germania, a livello governativo, hanno preso una posizione netta contro la scadenza del 2035, invocando la neutralità tecnologica come strumento per ridurre ed eliminare l’impronta carbonica, un principio che Federmotorizzazione sostiene dal 2019, quando molte case avevano sottovalutato la portata delle conseguenze. Anche una personalità di grande spicco per i ruoli che ha interpretato e per l’alta considerazione di cui gode, come l’On. Mario Draghi, sostiene venga scongiurata la deadline del 2035”.

 

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