21.3 C
Napoli
mercoledì, 21 Maggio 2025
  • I nuovi brand cinesi cambiano il volto dell’automotive in Italia

    Volvo - Pinza freno Polestar

    Il panorama automobilistico italiano sta attraversando una fase di cambiamento radicale. Sempre più consumatori si allontanano dai brand storici, attratti da marchi emergenti, in particolare provenienti dalla Cina. A certificare questo fenomeno sono i dati del New Brand Observatory di Quintegia, presentati all’Automotive Dealer Day 2025. Nel primo trimestre dell’anno, le nuove realtà hanno conquistato una quota di mercato del 5,8%, rispetto al 3,6% registrato nel 2024 e allo 0,4% del 2021. Un trend che riflette un profondo mutamento nelle scelte d’acquisto degli italiani, oggi più propensi a valutare soluzioni alternative.

    I brand emergenti cinesi nel mercato italiano

    Protagonisti di questa crescita sono soprattutto MG, controllata da SAIC, con il 3,5% del mercato, e BYD, che ha già raggiunto lo 0,9%. Anche altri marchi come Omoda, Jaecoo, EMC, Leapmotor, Lynk & Co e Polestar stanno iniziando a ritagliarsi uno spazio nel panorama nazionale, sebbene con quote inferiori allo 0,5%. Il futuro promette un’ulteriore espansione: entro il 2028, il numero dei brand emergenti in Italia salirà a 27, con il 90% di questi riconducibili a proprietà o origini cinesi. Uno scenario in linea con l’andamento europeo, dove si prevedono 43 nuovi marchi attivi nei principali mercati entro lo stesso periodo.

    La trasformazione non riguarda solo le dinamiche commerciali, ma anche il comportamento degli utenti. Secondo l’Automotive Customer Study 2025 di Quintegia, il 44% degli italiani è disposto a valutare brand emergenti. Questa percentuale tocca il 74% tra gli appartenenti alla Generazione Z, a conferma di una nuova sensibilità verso tecnologia, innovazione e accessibilità economica, a discapito della fedeltà ai marchi tradizionali.

    L’offerta dei nuovi player si concentra nei segmenti C e D, mentre rimane marginale nei segmenti A e B, dove le case storiche sono sempre meno presenti. In Italia si contano già oltre 800 punti vendita legati a marchi emergenti, più della Germania (300) e del Regno Unito (circa 400). I concessionari attivi sono oltre 400 e, in tre casi su quattro, gestiscono più marchi contemporaneamente. Inoltre, un terzo di quelli legati ai costruttori tradizionali propone anche modelli emergenti. Un’evoluzione significativa rispetto al 2015, quando ogni concessionaria rappresentava al massimo due marchi; oggi la media è di 3,5.

    Il settore si sta riconfigurando in risposta a nuove logiche di mercato, portando con sé opportunità, sfide e una ridefinizione dell’offerta automobilistica europea.

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie