
Dopo l’annuncio della chiusura, la mobilitazione e gli scioperi degli ultimi giorni che hanno destabilizzato la tranquillità della propria forza lavoro, sembra aprirsi finalmente una nuova fase per la Marelli di Crevalcore.
“La presentazione di cinque progetti di reindustrializzazione per Crevalcore, avvenuta ieri all’incontro tenutosi presso la Regione Emilia-Romagna e finito in serata, consente di avviare un negoziato con Marelli”, a scriverlo sono i sindacati metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm, dopo la riunione di martedì in Regione dove sono emerse le cinque manifestazioni di interesse per lo stabilimento di Crevalcore, “di cui due sono in una fase più avanzata. I nomi degli imprenditori sono tuttavia ancora riservati“, proseguono le sigle nell’annuncio sindacale.
Marelli e la trattativa con i sindacati
Massimo riserbo, come da tradizione, in questa fase sui nomi degli eventuali agenti protagonisti. Si tratta di imprese specializzate nella fusione e lavorazione dell’alluminio per diversi settori, a partire dall’automotive sino all’energia: quattro sono aziende italiane ed una multinazionale. Poco incide, per ora, visto che la priorità per i sindacati era e ancora resta la salvaguardia dei posti di lavoro.
Sono 150 i dipendenti che seguirebbero eventualmente la nuova società, i restanti invece sarebbero ricollocati su base volontaria nelle sedi Marelli di Bologna, Corbetta, Tolmezzo e Caivano o in imprese del territorio.
Fondamentale è stata in questi giorni anche l’attività di mediazione della Regione Emilia-Romaga, come specificato dagli stessi sindacati nelle ultime comunicazioni ufficiali: “Si sta rivelando prezioso per avviare un confronto serrato con Marelli e provare a scongiurare la chiusura di Crevalcore dando una risposta a tutti i 229 lavoratori del sito. Affinché il negoziato prosegua è però indispensabile conoscere quanto prima le identità dei potenziali investitori e il numero dei lavoratori che in concreto sarebbero riassorbiti. Il prossimo incontro in sede regionale si terrà a Bologna il 3 novembre, prima di quello già programmato al Mimit per l’8 novembre”.