15.4 C
Napoli
sabato, 20 Aprile 2024
  • Autopromotec 2022 scala le vette del mondo aftermarket!

    Autoprometec 2022 scala le vette del mondo aftermarket!La dimensione internazionale, sempre più marcatamente diffusa, sarà uno dei plus di Autopromotec 2022.

    Emanuele Vicentini (nella foto), International Developments di Autopromotec, sta lavorando in tal senso con vivo entusiasmo e con un impegno notevole. Ed i risultati, sinora traguardati, sono più che ragguardevoli. Un dato su tutti: "puntiamo ad avere circa 180 operatori come parte delle delegazioni ufficiali"- annuncia Vincentini sulle colonne di Inforicambi. La 29esima edizione di Autopromotec, in programma a Bologna dal 25 al 28 maggio 2022, scalpita ai nastri di partenza e non vede l'ora di celebrare il suo brand fieristico. Come del resto tutte le altre manifestazioni espositive.  "La pandemia – evidenzia Vicentini – ci ha insegnato una cosa chiara: la tecnologia e il digitale sono belli, ma per concludere affari, per comprare, c’è bisogno di guardarsi negli occhi e di toccare, soprattutto nei comparti industriali in cui operiamo noi".

    Una delle novità di Autopromotec 2022 sarà l'International Aftermarket Meetings. Può spiegarci il senso e l’obiettivo di questi workshop? 

    Dopo un lungo periodo di forzata chiusura e attività portate avanti solo virtualmente, questa fase di uscita dalla pandemia vede un “effetto contrario”. Si moltiplicano gli appuntamenti, le presentazioni ne naturalmente anche le fiere.  Se facciamo una veloce analisi a livello europeo, nel 2022 ci sarà all’incirca il doppio degli eventi fieristici su cui solitamente il settore aftermarket automotive può contare. Tradizionalmente, infatti, le rassegne internazionali erano posizionate biennalmente, alternandosi tra anni pari e anni dispari,  rispondendo così pienamente a quelle che erano le esigenze dell’industria di riferimento. Questo in tempi “normali”. Ora, dopo appunto la sofferta fase di forzata chiusura, tutti sentono il bisogno di “celebrare” il proprio brand fieristico (che si tratti di Spagna o Belgio, Italia o Francia, Germania o Turchia). Quello che quindi in Autopromotec pensavamo fosse il “giardino di casa”, ossia l’Europa, dove sapevamo che molti avevano già in agenda una visita a Bologna, ora diventa terreno di lotta, dove molti professionisti si vedono costretti a fare scelte, decidendo di partecipare a una fiera, dovendo rinunciare a malincuore a un’altra.  Da qui la scelta di dotarci di uno specifico elemento di interesse, chiamiamolo pure marketing tool, utile ad attrarre appunto professionisti internazionali, specie europei, ad Autopromotec 2022.  Ci è sembrato inevitabile “allargare” il nostro convegno IAM, trasformandolo in un ciclo di workshop che potesse abbracciare tematiche legate alle auto attrezzature, al futuro dei ricambi fino alle sfide della carrozzeria, con speaker e co-organizzatori internazionali e temi globali, in grado di stimolare il nostro target. 

    In questa edizione la presenza di buyer e decision maker internazionali che caratteristiche ha? Cosa dobbiamo aspettarci in fiera? 

    Mai come ora, lo confesso, stiamo lavorando in modo “liquido”. Quella che è una assoluta certezza  ora, può essere sconfessata in 15 giorni. Quindi, teniamo aperte molte possibilità, miriamo ad avere  il maggior numero di buyer e importatori in presenza, perché la pandemia ci ha insegnato una cosa chiara: la tecnologia e il digitale sono belli, ma per concludere affari, per comprare, c’è bisogno di guardarsi negli occhi e di toccare, soprattutto nei comparti industriali in cui operiamo noi.  Quindi stiamo lavorando (con la rete ICE, ma anche con tanti consulenti e agenti esteri privati di cui si è dotata Autopromotec) in quasi 40 mercati e puntiamo ad avere circa 180 operatori come parte delle delegazioni ufficiali. Il business delle imprese italiane siamo certi che ripartirà alla grande. 

     

    Lei ha capitanato tantissime missioni internazionali per far conoscere il brand Autopromotec nel mondo. Quanto crede sia appetibile il made in Italy dell’aftermarket automotive agli occhi e agli interessi dei buyer esteri? 

    Prima di tutto, fatemi dire che mi manca tantissimo viaggiare; è un’attività faticosa, ma arricchente, che ti consente davvero di cogliere il mercato, i bisogni, le aspettative, le opportunità. Sono certo che tutti gli export manager delle aziende grandi e piccole la pensino come me, dato che ci siamo confrontati spesso in videochiamata. Ci sono tanti mercati dove l’automotive sta crescendo proprio ora e nei quali tutta la rete del service avrà un enorme futuro nei prossimi anni; sono processi chiari e di facile lettura. Certo, tutti sono alla ricerca di questi mercati e quindi a essere vincente in questa competizione sarà proprio la capacità di esplorarli in modo integrato tutti insieme, cioè aziende, enti di rappresentanza come le Confindustrie, enti istituzionali come gli uffici di promozione e le ambasciate e non ultime le fiere come Autopromotec, che conoscono bene i profili di ricerca e le associazioni nello specifico mercato.  Occorre lo sforzo e la volontà di collaborare in questo senso.

     

    Stefano Belfiore

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie