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martedì, 30 Aprile 2024
  • Truffe Rc, 268 euro il danno medio

    Truffe Rc auto/moto: 268 euro il danno medio.

    L’1,4% degli italiani, vale a dire circa 600.000 individui, negli ultimi 12 mesi ha subito una truffa nell’ambito dell’assicurazione auto/moto, per un importo medio sottratto di 268 euro. Questi i primi dati emersi dall’indagine realizzata per Facile.it dagli istituti mUp Research e Norstat.

    Sebbene l’RC auto/moto sia ritenuta da alcuni una delle aree più a rischio, i dati emersi dall’indagine – realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale – evidenziano come sia, tra i campi analizzati, quello dove in percentuale gli italiani sono caduti in trappola con meno frequenza (1,4%). Guardando alle altre voci di spesa famigliare, ad esempio, emerge che il 7,1% dei rispondenti ha subito una truffa legata alle utenze luce e gas, il 6,5% nell’ambito delle carte elettroniche e il 5,2% nella telefonia mobile.

    Complessivamente, considerando le voci di spesa familiare analizzate, gli italiani caduti in trappola nell’ultimo anno sono 8,3 milioni, con un danno economico stimato che supera i 3 miliardi di euro.

    I danni economici delle truffe Rc auto/moto

    Se per l’RC auto/moto la truffa media è stata di 268 euro, l’indagine ha evidenziato come l’importo cambi a seconda della voce di spesa familiare analizzata; il danno più elevato è stato registrato tra i prestiti personali, dove chi è stato frodato ha perso, sempre in media, 1.490 euro; 279 euro persi per truffe ai conti correnti.

    “La troppa sicurezza o la distrazione che ciascuno di noi può avere sono spesso i motivi principali per cui si cade in trappola”, spiega Tobias Stuber, CEO di Facile.it. “In realtà prendere poche e semplici precauzioni ci può mettere al riparo dalle frodi consentendoci di godere a pieno dei vantaggi offerti dai numerosi canali attraverso i quali si può risparmiare sulle principali voci di spesa familiare. Proprio per insegnare ai consumatori come riconoscere una truffa e difendersi da essa, abbiamo arricchito il nostro spazio sicurezza con un nuovo strumento, quello dei podcast, dove con 5 semplici consigli diamo a ciascuno i mezzi adatti per tutelarsi dai principali rischi” – aggiunge.

    I canali più usati dai malfattori per fa truffe Rc auto/moto

    I consigli di Facile.it nascono anche dall’analisi degli strumenti attraverso cui vengono portate a termine le frodi. Guardando alle voci di spesa familiare analizzate emerge che, nel 45% dei casi, le truffe sono passate attraverso un’email, nel 26% tramite SMS (31% nel caso dei conti correnti) e nel 21,5% da siti web fasulli (29% per le carte elettroniche). Va detto, però, che ogni settore ha le sue specificità. Quando si parla di frodi nell’ambito delle utenze luce e gas, ad esempio, tra i canali più usati dai malfattori ci sono i finti call center (44%) e le visite porta a porta (31,3%).

    La nuova frontiera delle truffe passa anche dai social network, particolarmente usati nell’ambito dei prestiti personali (15,9%), e dalle App di messaggistica istantanea, attraverso cui sono stati truffati, secondo le loro dichiarazioni, circa il 9% dei rispondenti.

    Più di 4 su 10 non denunciano le truffe Rc auto/moto

    Cosa accade dopo la truffa? Purtroppo, il 41,5% di chi cade in trappola non denuncia la frode; il dato arriva addirittura al 55,1% nella telefonia mobile e al 54,5% nei prestiti personali. Per quali motivi non si fa? Tra i 3,4 milioni che non hanno denunciato la truffa subita, il 33% ha detto di non averlo fatto perché il danno economico era basso, mentre il 27% perché era certo che non avrebbe recuperato quanto perso.

    Per circa 800.000 individui, invece, vi è una ragione di natura psicologica; il 15,1% ha detto che si sentiva ingenuo per esserci cascato, mentre il 9% ha dichiarato di non aver denunciato la frode perché non voleva che i familiari/conoscenti lo sapessero.

    La scelta di non denunciare risulta ancora meno comprensibile se si considera che il 4% dei truffati, a seguito della frode subita, si è addirittura trovato nel mezzo di problemi di natura legale.

     

     

     

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