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sabato, 27 Aprile 2024
  • Puntare sul ricambio originale

    Fabrizio Guidi, AsconautoIl post-vendita deve far leva sul ricambio originale.

    Così diventa una garanzia per la qualità e per la sicurezza del guidatore e del veicolo. Lo sostiene Fabrizio Guidi (nella foto), presidente di AsConAuto, commentando la delicata fase emergenziale che il Paese sta vivendo a causa della pandemia provocata dal Covid-19. Guidi tiene a precisare come la rete associativa dei Consorzi di Concessionari stia mantenendo, finché le sarà possibile, il proprio servizio per consentire ai service  delle concessionarie e agli autoriparatori affiliati di assistere i mezzi al servizio della emergenza sanitaria nazionale. Guidi sottolinea che sono stati questi stessi concessionari, oltre 20 anni fa, a promuovere il Progetto Logistico di Asconauto che ha eliminato, dalla circolazione giornaliera cittadina, in tutto il Paese, oltre 22.000 auto che gli autoriparatori utilizzavano per approvvigionarsi dei ricambi, sostituendole con  un parco di oltre 400 mezzi, nuovi, sicuri, con una vita media di 2/3 anni e sempre  meno inquinanti.   In un Paese come l’Italia, che presenta un parco di autovetture circolante con un’anzianità media di 11 anni  (fonte  Unrae),  l’assistenza  post-vendita ha un peso importante. “Soltanto la certezza della filiera garantisce il diritto per l’automobilista di non accettare che si anteponga il risparmio, su queste voci di spesa, alla sicurezza propria e altrui. Nel tempo, le scelte del board dell’associazione hanno saputo  fare uso di innovazioni e tecnologie, creare basi, alleanze e progetti che hanno permesso di sviluppare il brand AsConAuto. Un processo che ha richiesto molto lavoro e tanti investimenti, ma che è stato in grado di offrire stimoli originali e un supporto concreto agli autoriparatori affiliati e ai nostri colleghi concessionari. Oggi, di fronte alla tragedia che ha colpito il Paese, la strada diviene ancora più impervia. Ma il processo intrapreso, la forza espressa dalle persone della nostra rete e i successi ottenuti fino ad ora, ci spingono ad avere coraggio e a rafforzare le nostre energie  nel proseguire un cammino irto di nuove difficoltà: solo insieme possiamo farcela. Per questo confidiamo che il Governo sappia ascoltare  le richieste che arrivano dalla filiera automotive. Proposte verificate e concrete che potranno permettere a un settore, che rappresenta una parte così rilevante del PIL, di continuare a lavorare con professionalità e generare profitti  grazie  alle attività diffuse in modo capillare sull’intero territorio, dove supportano non solo tutte le filiere produttive ma anche le comunità locali”.

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