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lunedì, 29 Aprile 2024
  • Ricambi auto rubati, ennesimo caso in Emilia-Romagna

    Ricambi auto rubati per modelli premium.

    Il copione del malaffare si ripete con varianti minime: i ladri si impossessano di automobili e queste vengono smontate per mettere su un giro di ricambi auto rubati. Il caso emerso in questi giorni ha comunque una particolarità: le auto rubate erano di alta gamma: Jaguar, Range Rover, Audi, Alfa Romeo e altri marchi rinomati. L’autore del misfatto è di giovane età, un 23enne originario della provincia di Ravenna che è stato denunciato a piede libero per ricettazione dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Forlì. L’Unità d’Italia si è purtroppo compiuta anche per il reato di ricettazione dato che un caso analogo è stato segnalato nel foggiano.

     

    Difficile spiegare la provenienza dei ricambi auto rubati

    Durante un controllo nel punto vendita del sospettato, nella zona di Cesena, gli investigatori della Stradale avevano capito che qualcosa non andava nel verso giusto. L’uomo sosteneva di acquistare i ricambi auto da demolitori della zona per metterli in vendita, anche online, ma molti dei pezzi esposti nel sito non erano fisicamente nel negozio. L’arcano è stato presto svelato: i pezzi più ‘scottanti’ erano nascosti in un locale chiuso a chiave che, una volta aperto, ha rivelato decine di motori, cambi, portiere, parafanghi, fanaleria e altro. Moltissimi pezzi avevano sigle identificative e matricole abrase o contraffatte ma i poliziotti hanno effettuati controlli incrociati fra le banche dati e le informazioni e le note tecniche dalle case costruttrici. In questo modo sono riusciti a identificare 180 componenti – dal valore stimato di oltre 200mila euroappartenenti a varie auto di alta gamma rubate in tutta Italia, dal Piemonte alla Calabria. La Penisola è quindi unita dal commercio di ricambi auto rubati, come dimostrato dal furto di pezzi scoperto in Sicilia.

     

    Ricambi auto rubati e altri reati

    La persona incriminata ha avuto, oltre alla denuncia, anche la misura cautelare del divieto di esercitare l’attività di commercio di parti e accessori di veicoli per sei mesi, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica. La Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Forlì è piuttosto attiva, dato che questo caso eclatante fa parte di una capillare azione di controllo che la Polizia Stradale ha eseguito sulle attività del settore dell’automotive. Nel 2022 sono stati eseguiti più di 50 controlli su gommisti, carrozzieri, officine, autosaloni e agenzie di pratiche auto, che hanno consentito di contestare quasi 250 violazioni amministrative per carenze documentali e registri non tenuti correttamente, oltre a individuare 169 veicoli intestati fittiziamente a prestanome.

    Nicodemo Angì

     

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