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sabato, 20 Aprile 2024
  • Ricambi auto rubati, emergenza quotidiana

    Ricambi auto rubati, emergenza quotidianaI ricambi auto rubati possono far "risparmiare" ma sono il frutto di atti criminali.

    Fermato un uomo che stava smontando i cerchi in lega di una Peugeot: è l’ennesimo caso di ricambi auto rubati. La notizia è recente: il Gazzettino Online riporta di un arresto, da parte dei Carabinieri della stazione di Pedara, in provincia di Catania, di una persona (N.D. le sue iniziali) , condannato a 2 anni e 2 mesi di arresti domiciliari presso la sua abitazione con applicazione del braccialetto elettronico. L’uomo era stato sorpreso a rubare le ruote, complete di cerchioni in lega leggera, di una Peugeot 308 parcheggiata in strada. Il Di Fazio le stava caricando su una Fiat Punto, rubata anch’essa poco tempo prima nel vicino comune di San Giovanni La Punta. Questo episodio è solo uno dei tanti che riguarda ricambi auto rubati, uno stillicidio che ci ricorda quanto questo reato sia diffuso in tutta l’Italia.

     

    Ricambi auto rubati, da Nord a Sud

    Un altro esempio di furti che alimentano il mercato dei ricambi auto rubati viene dalla Campania: la “banda dei catalizzatori” è specializzata nell’asportazione di catalizzatori e altri componenti meccanici. Sul sito la Città di Salerno si legge infatti che una delle vittime, una signora di Eboli (SA), ha lanciato l’allarme sui social: “Volevo avvisare i proprietari di Fiat Panda a metano di stare attenti: mi hanno distrutto la macchina. I ladri rubano il catalizzatore e altri componenti: hanno smontato tutto all'interno e nel motore, ho trovato vari pezzi sparsi in giardino”. Questa signora ha scoperto di non essere la sola ad aver subito il furto: una volta recatasi in caserma per sporgere denuncia ha infatti scoperto che l’elenco delle vittime della ‘banda del catalizzatore’ era lungo. Questa tipologia di furto sta diventando molto comune: in Toscana, per esempio,la cooperativa sociale Archimede di Calenzano ha subito il furto dei catalizzatori da 30 dei veicoli che utilizza per la pulizia delle strade nelle aree di Firenze e del Chianti. I casi del genere si moltiplicano: poco prima erano stati rubati decine di catalizzatori a Lammari (Lucca), Pietrasanta e a Carrara. I catalizzatori sono molto ricercati perché sono componenti costosi di loro e che permettono anche di recuperare i metalli preziosi che contengono, quali platino, palladio e rodio.

     

    I catalizzatori ai primi posti fra i ricambi auto rubati

    In effetti i furti dei catalizzatori si stanno diffondendo a macchia d’olio: a Roma i Carabinieri della Stazione Roma Nomentana hanno arrestato due persone, di 21 e 22 anni, perché sorpresi ad armeggiare sotto un’autovettura. Alla vista dei militari i due sono saliti a bordo della loro auto e hanno tentato la fuga ma sono stati immediatamente bloccati e la perquisizione del loro veicolo ha permesso di rinvenire 5 catalizzatori, un seghetto elettrico e un crick, attrezzi dei quali si servivano per i furti. Il fenomeno dei ricambi auto rubati riguarda anche i veicoli da lavoro, come i Piaggio Porter. La stazione dei Carabinieri di S. Margherita Ligure, per esempio, ha ricevuto numerose denunce dai proprietari di Porter, veicoli che essendo molto compatti sono adatti all’orografia della Liguria. I Porter sono particolarmente presi di mira perché, in virtù dell’altezza dal suolo e della posizione dello scarico, si prestavano alla facile asportazione del catalizzatore: i 2 siciliani arrestati riuscivano a rimuovere il catalizzatore in soli 9 minuti. Le successive perquisizioni portavano al rinvenimento di 103 catalizzatori per un valore di almeno 50.000 euro.

     

    I ricambi auto rubati vengono anche dai furti di intere automobili

    Molto attivi anche i ladri che rubano automobili vetture al solo scopo di ricavarne pezzi di ricambio. Un triplice furto di automobili avvenuto a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, ha portato, come riportato dal Corriere Adriatico, alla scoperta di una rete criminale che portava fino alla Puglia, tra S. Severo e Cerignola in provincia di Foggia. I malviventi arrivano dalla Puglia e in pochi minuti, probabilmente con la complicità di complici locali che individuano le auto richieste e le segnalano agli ‘autisti -meccatronici’ che, a loro volta, le avviano con l’ausilio di centraline elettroniche adatte a quel tipo di vettura e le guidano a destinazione. Gli investigatori hanno rinvenuto le carcasse delle auto rubate, ridotte ormai al telaio nudo, in provincia di Foggia, area nella quale c’è una grande ‘produzione’ di pezzi usati (sono in realtà ricambi auto rubati) che vengono spediti in tutta Italia e anche all’estero. È quindi richiesta la massima attenzione, sia da parte degli operatori aftermarket sia dagli automobilisti: la ricettazione e l’incauto acquisto sono reati e gli affari troppo vantaggiosi puzzano di bruciato!

    Nicodemo Angì

     

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