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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Il business dei ricambi auto on line? Vince la tradizione

    Come funziona il business dei ricambi auto online?Come funziona il business dei ricambi auto online?

    In un contesto in cui il digital è letteralmente esploso in tutte le sue dimaniche web (1.0 e 2.0), il business online dei ricambi rimane una nicchia. Ad oggi rappresenta una quota percentuale molto limitata in cui domima il marketing mix tradizionale della distribuzione indipendente. Da un lato, gli operatori professionali sono abituati ad acquistare mediante portali chiusi e a vendere anche direttamente al banco. Sull’altra sponda (versante consumer), i ricambi auto chiudono la top ten dei prodotti più venduti sul web. Per di più, la spesa fatta online per ricambi auto, nel 65% dei casi, è inferiore ai 100 euro. Questo il quadro che emerge dalla fotografia analitica scattata a due mani da ANFIA-Aftermarket GiPA dal titolo “Aftermarket e E-commerce. Gli acquisti online di Automobilisti e Ricambisti”.

    La nascita dell’e-commerce: i ricambi auto online

    Un fenomeno che affonda le radici nel lontano 1979. Poi nel 1994 nascono i noti colossi Amazon ed eBay, nel 1998 viene venduto il primo libro su IBS, alla fine degli anni novanta nasce Paypal e Alibaba. Per quanto attiene le vendite tra aziende ed aziende e verso il consumer, lo studio evidenzia una piccola flessione nel B2C lo scorso anno. In generale, il fatturato generato dal business online di ricambi auto e car care ha un valore di 990 milioni di euro di cui, solo per i ricambi auto, il giro d’affari digital ammonta a 200 milioni di euro. In pole position c’è il ramo  Food&Groicery seguito da quello dell’arredamento in crescita del 32%.

    Come funziona il business dei ricambi auto online?Ricambi auto online: come funziona la vendita dei ricambisti

    Per gli acquisti i ricambisti utilizzano, evidenzia lo screening,  portali chiusi dei distributori, componentisti o di altri ricambisti o siti pure player B2B di ricambi. Sul fronte vendite, i ricambisti adoperano un business ancora tradizionale che portano avanti con officine (attraverso i portali chiusi o la vendita al banco) e privati (attraverso sempre la vendita al banco). Parallelamente possono avere un mercato online B2C mediante un sito proprio e/o un market place.

    Ricambi auto online: quanti sono gli operatori della distribuzione indipendente?

    Lo studio conta 4.385 ricambisti stimati che occupano un ruolo di intermediari.  Nella filiera nazionale, ci sono poi 1.100 distributori: poco più di 400 sono specializzati in ricambi ed un platea di utenti finali di 32,9 milioni di automobilisti.

    Strumenti per ordinare i ricambi e vendita di ricambi online

    Oltre 3 ordini su 4 sono effettuati tramite e-commerce, solo il 5/6% è effettuato su canali pure player.  L’81 per cento dei ricambisti con forza vendita ha un sito internet, meno per i ricambisti/accessoristi (52%). La maggior parte dei ricambisti, poi, (il 48%) vende ai riparatori. Ricambisti/accessoristi vendono online solo nel 24% dei casi.

    Lo studio e-commerce sugli automobilisti: i ricambi auto sono amati online?

    I ricambi auto si piazzano al decimo posto nello score dei prodotti più acquistati online dagli utenti finali. Quelli più gettonati sono elettronica/elettrodomestici (informatica, abbigliamento, calzature, accessori). Al terzo posto hobby. Prodotti o servizi per l’auto e moto, come detto, si collocano in decima posizione nella classifica di merito. Dalla ricerca, emerge anche che la spesa fatta online per ricambi auto nel 65% di casi è inferiore ai 100 euro. Prezzo e celerità di consegna: i motivi principali di scelta del sito su cui acquistare ricambi.

     

    Considerazioni finali sui ricambi auto online

    In virtù del fatto che le attività di ricambi auto online stiano diventano sempre più mature, il flusso creato dai professionisti della riparazione è rimasto marginale perchè il marketing mix della distribuzione indipendente vince ancora. Se il price potrebbe essere a vantaggio del web, promotion rimane una leva bloccata, product e place in senso lato sono ancor a vantaggio del distributore dei ricambi (centrale o periferico).  E sul futuro dei ricambi online?  Potrebbe flettere maggiormente il trend del B2C, visto che la manutenzione “fai da te” diventerebbe più complicata sulle auto di nuova generazione che presuppongono un’elettronica di bordo sempre più complessa ed invasiva dove l’impiego di mani esperte diventa una conditio sine qua non.

    Stefano Belfiore

     

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