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giovedì, 02 Maggio 2024
  • Herbert Diess, il software di Volkswagen sarà fatto in casa

    Il software di Volkswagen sarà creato internamente, il CEO ha decisoIl software di Volkswagen sarà creato internamente, il CEO ha deciso.

    Ci eravamo accorti da tempo di quanto i bit fossero diventati importanti ma un’ulteriore conferma arriva dalle parole di Herbert Diess (nella foto): il software di Volkswagen sarà fatto da noi! Questa convinzione è stata espressa durante un incontro con i dirigenti del Gruppo nel quale Diess ha esposto le esigenze di Volkswagen nel software e ha insistito sul fatto che esso dev’essere sviluppato internamente. Un argomento sul quale ha battuto molto è che se il Gruppo vuole rimanere indipendente non può rivolgersi ad aziende Hi-tech esterne per avere un software efficace e affidabile. Corre l’obbligo di precisare che il software in questione è importantissimo perché è quello che gestisce l’automobile nel suo complesso.

     

    Il software di Volkswagen sarà creato internamente, il CEO ha decisoL’importanza del software di Volkswagen

    La centralità del tema è stata ulteriormente sottolineata da Diess che, secondo Business Insider, avrebbe detto ai dirigenti "questo è di gran lunga il progetto più importante per il Gruppo per i prossimi cinque, ma forse anche dieci anni”. Dietro a questo ‘fervore’ ci sono varie motivazioni, le prime delle quali sono probabilmente le difficoltà incontrate nel software di Volkswagen destinato alla ID.3. La ID.3 è la prima automobile VW costruita sulla moderna piattaforma MEB, che sarà usata anche da Ford e che richiede un software stabile e scalabile per adeguarsi alle varie funzioni implementate. Questa carica innovativa ha però comportato difficoltà nella messa a punto del software e si era ventilato un aiuto esterno per risolverle.

     

    I dati e il software di Volkswagen

    Diess ha però escluso decisamente il ricorso ad altre aziende, siano esse informatiche come Apple o automobilistiche di estrazione Hi-tech come Tesla. Il CEO vorrebbe che le carenze nel software di Volkswagen fossero risolte internamente dagli ingegneri del software e da altri esponenti dei team competenti in materia. Il motivo è stato chiaramente esplicitato: "Non dobbiamo cedere la sovranità dei dati, l'interfaccia del cliente e, in ultima analisi, il ‘cervello’ dell'auto alle grandi aziende Hi-tech". In effetti la questione dei dati è assolutamente cruciale, sia per il post vendita sia per le Case e l’esempio di Apple CarPlay e Android Auto è illuminante. La gestione della connettività, curata da questi sistemi, ricava dati sia dai cellulari dei passeggeri sia dall’automobile, dato che la navigazione e l’infotainment ‘dialogano’ con i sistemi di bordo. Volvo, per esempio, dice testualmente che “Android Auto è un servizio fornito da Google Inc. secondo i relativi termini e condizioni. Volvo Cars non risponde di Android Auto o delle sue funzioni o applicazioni. Quando utilizzi Android Auto la tua vettura trasferisce certe informazioni (compresa la posizione) al tuo telefono Android collegato”.

     

    Il software di Volkswagen dev’essere interno

    Le automobili Tesla, venendo da un costruttore della Silicon Valley, sono state pensate con un approccio Hi-tech, non hanno le interfacce Apple e Android e sono dotate di un potentissimo computer centrale, per ADAS e guida autonoma, e pochissime ‘centraline’. Le recenti Model 3 e Y, grazie a un vero e proprio software che le gestisce, si controllano totalmente dal display centrale e da semplicissimi comandi al volante. Diess, quando insiste perché il software di Volkswagen sia fatto in casa, guarda proprio a questo approccio e all’auto elettrica, più intrinsecamente ‘digitale’ di quelle con motore a scoppio. Le future Volkswagen elettriche, che si diffonderanno ancor di più grazie a modelli più economici come la ID.3 City, saranno piuttosto diverse da quelle di oggi. L’aftermarket si dovrà confrontare con automobili elettriche con un software di Volkswagen, poche centraline e una costruzione di stampo informatico che prevede aggiornamenti Over-the-air (abbiamo il Wi-Fi in officina? Potrebbe essere utile per offrire anche questo servizio). Una rivoluzione che gli operatori del post vendita dovranno prepararsi a fronteggiare anche perché è una strada che sarà seguita da altri costruttori.

    Nicodemo Angì

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