Ricambi auto

Autoclima ha un nuovo proprietario

Autoclima, sede aziendaleImportante cambio di proprietà per Autoclima. Lo scorso 8 settembre (come si apprende da una news pubblicato sul portale dell’azienda torinese) la Indel B Spa di Sant'Agata Feltria (Rimini), società quotata all' MTA di Borsa Italiana a capo di un gruppo attivo nella produzione di sistemi di refrigerazione per il mobile e mobile leaving per i mercati automotive, hospitality e leisure time (nautica da diporto e recreational vehicles), ha perfezionato l'acquisizione del 100 per cento delle azioni del produttore di impianti di condizionamento per automobili. Il passaggio d’impresa vede avvicendarsi la storica famiglia Ferrero di Alba (che dal 1993 ha gestito l’azienda di Cambiano), alla famiglia Berloni che ha già voluto presentarsi e conoscere tutto l’organico lavorativo. Il past president, Ferdinando Ferrero, insieme alle sue figlie Elisa e Laura, hanno ringraziato e rassicurato le maestranze dicendosi sicuri "di averle lasciate – si legge sul sito -  nelle mani di imprenditori di successo". Antonio Berloni ha evidenziato  che la precedente e buona collaborazione delle due aziende, consolidata da ben 12 anni di esperienze per lo sviluppo della linea comune di condizionatori da stazionamento, non può che apportare (oggi che entrambe rientrano nello stesso gruppo imprenditoriale) una ulteriore e migliore sinergia tra i brand nonchè un maggiore prestigio e una importante crescita di entrambe sul mercato globale. "L'acquisizione di Autoclima – sottolinea Luca Bora, Ceo di Indel B - rappresenta un passo storico per Indel B in quanto è la prima strategica e significativa acquisizione di maggioranza. Grazie ad Autoclima potremo entrare in nuovi segmenti di mercato ed ampliare l'offerta della gamma prodotto pur rimanendo focalizzati nel mobile cooling e mobile air conditioning" . "Ritengo che Indel B – conclude Giorgio Moffa, Amministratore Delegato Autoclima (riconfermato nel suo ruolo) - sia la soluzione che Autoclima rincorreva da tempo per fronteggiare i mercati internazionali e per integrare al meglio le rispettive potenzialità produttive".

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