Auto usate e aftermarket: un mercato vivace da affrontare con la giusta preparazione.
Sappiamo che c’è un legame significativo fra auto usate e aftermarket: il post vendita indipendente lavora mediamente di più con le automobili usate e quindi è anticiclico. Se l’economia non è in espansione chi ha un’automobile tende infatti a prolungarne l’uso e quindi a fare più manutenzione, come richiesto da un veicolo ‘attempato’.
Novembre in crescita e quindi positivo per auto usate e aftermarket
In questo scenario generale si è innestata la contingenza della pandemia, della successiva ripresa e della carenza dei chip, che ha allungato i tempi di consegna delle auto nuove, innalzandone parallelamente il prezzo anche perché le Case hanno indirizzato i pochi chip disponibili sulle versioni più costose. Questa difficoltà nel reperire auto nuove negli allestimenti desiderati potrebbe essere una delle cause della risalita dei passaggi di proprietà a novembre. I dati dell’Automobile club d’Italia parlano infatti di un novembre 2021 in progresso 4,4% rispetto a novembre 2020, anche se il saldo rispetto allo stesso mese del 2019 è ancora negativo del 5,3%.
Aumentano le compravendite, positività per auto usate e aftermarket?
Notiamo che queste percentuali sono al netto delle minivolture, i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale. Conteggiando questi passaggi di proprietà particolari il saldo rispetto al 2020 andrebbe in negativo del 4,3% vista la pesante flessione delle minivolture, in calo del 14,8%. Anche questo potrebbe essere conseguenza del rinnovato interesse verso l’usato: i concessionari hanno ritirato meno usato perché le vendite del nuovo hanno languito – e quindi anche le permute e le minivolture – anche perché molti si sono scoraggiati di fronte alle difficoltà poste dall’acquisto del nuovo. La vivacità di un mercato fatto di auto usate e aftermarket che se ne prenderà cura è in un altro dato: per ogni 100 autovetture nuove a novembre ne sono state vendute 232 di seconda mano. È il quinto mese consecutivo che i passaggi di proprietà sono più del doppio delle immatricolazioni ma la media del periodo gennaio-novembre 2021 è comunque alta: 196 passaggi di proprietà ogni 100 immatricolazioni.
Quale alimentazione per auto usate e aftermarket?
Anche a novembre si è confermata la dicotomia fra il nuovo e l’usato per quel che riguarda l’alimentazione. La maggioranza delle immatricolazioni è stata di vetture ibride a benzina (31,9% del mercato), seguite dalle auto a benzina (28,3%) e dalle diesel, scese al 18,5%; questi valori equivalgono ad un calo del 38,7% e 53,5% rispettivamente rispetto al 2020. Le elettriche sono invece salite al 6,5% del mercato, più che raddoppiando il 3,3% del novembre 2020. L’usato è una storia molto diversa, come accade ormai da tempo, dato che a prevalere sono le alimentazioni tradizionali – diesel e benzina – ma l’ibrido a benzina continua a crescere ed è arrivato al 3,2% a novembre. Per le minivolture continua il primato delle auto diesel, ancora al comando con una quota del 54,8% a novembre seppure in calo dal 56,2% del 2020, mentre le ibride a benzina sono salite al 3,7%. Le radiazioni dal PRA delle automobili nel periodo gennaio-novembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 sono aumentate del 16,3% e per il quinto mese consecutivo hanno superato le immatricolazioni: effetto degli incentivi sull’usato? Queste tendenze dovrebbero favorire le dinamiche fra auto usate e aftermarket, tenendo però conto che anche il parco circolante di questi veicoli si sta svecchiando. Escono infatti auto fino a Euro 4, soprattutto nei centri urbani, ed entrano molte Euro 6 e ibride, automobili più moderne e complesse che richiedono una preparazione maggiore per poterci lavorare: la formazione è sempre più uno strumento indispensabile agli operatori dell’aftermarket.
Nicodemo Angì
