das europe
11.9 C
Napoli
martedì, 02 Dicembre 2025

Aftermarket, richiami, assicurazioni: la ricerca Allianz

Richiami, assicurazioni e aftermarket, lo studio di Allianz.

Cosa sta succedendo nel mondo riguardo richiami, assicurazioni e aftermarket ? Allianz ha reso noto uno studio che evidenzia 5 tendenze globali. Si tratta di fenomeni che hanno ricadute sulle aziende e sui loro assicuratori, il tutto in un quadro che vede ancora in corso la battaglia contro il coronavirus. È ancor più interessante notare che in questo elenco c’è una voce specifica per l’automotive e l’aftermarket.

Lo studio di Allianz Global Corporate & Specialty copre vari settori ed evidenzia, ad esempio, il dilagare di rivolte e disordini, dai Gilet gialli francesi alle manifestazioni a Hong Kong e Bolivia e, più di recente, quelle a tema razziale negli Stati Uniti d’America. Si rileva poi un aumento dei ricorsi collettivi, dei richiami alimentari e dell’inquinamento ambientale, ad esempio con risvolti sulla qualità dell’aria, ad esempio perché il lockdown ha diminuito la manutenzione degli impianti di climatizzazione. Questi fenomeni sono tutti forieri di danni e reclami (basta pensare ad eventuali infezioni per climatizzatori poco puliti) e quindi di consistenti indennizzi da parte delle assicurazioni.

Richiami, assicurazioni e aftermarket per le auto ‘complicate’

Per quel che riguarda l’automotive e l’aftermarket, Allianz ha rilevato che il COVID-19 ha inciso tutto sommato poco rispetto ad una tendenza di più lungo periodo che potremmo chiamare ‘industrial-produttiva’. I veicoli diventano infatti sempre più dotati di complicati sistemi di sicurezza e antinquinamento e questo ha aumentato i costi sia delle riparazioni sia dei richiami. I dati della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) parlano chiaro: l’agenzia nel 2019 ha gestito 966 richiami di sicurezza che hanno interessato più di 50 milioni di veicoli. La gran parte dei richiami negli USA (907) sono iniziative dei Costruttori, a testimonianza del focalizzarsi sulla sicurezza da parte degli OEM. Anche l’Europa è interessata da un fenomeno simile: nel primo trimestre del 2019 i richiami automobilistici sono aumentati del75% rispetto al 2018, arrivando a 158. È un record per il Safety Gate, il sistema di allarme rapido europeo per le difettosità pericolose, e il 2019 si è chiuso a 475 richiami.

Richiami, assicurazioni e aftermarket, lo studio di AllianzPrepariamoci alle interazioni fra richiami, assicurazioni e aftermarket

Le automobili sono più complesse che mai e questo  aumenta i costi“, afferma Daphne Ricken, Senior Liability Underwriter di AGCS. Qualche tempo fa si sostituiva semplicemente un parabrezza ma oggi occorre prevedere anche la calibrazione di sensori e videocamere (Carglass punta molto su questo servizio). Queste lavorazioni potrebbero potenzialmente costare di più del ricambio in sé. Tutto ciò aumenta i costi dei richiami dei veicoli, potenzialmente più frequenti per la maggior complessità dei sistemi. I rischi possono essere moltiplicati dal fatto che certi componenti sono prodotti da un numero ristretto di fornitori. Pensiamo al caso degli airbag Takata: la loro difettosità ha coinvolto 19 Case e decine di modelli per un totale di circa 60 milioni di veicoli richiamati.

Formarsi per gestire richiami, assicurazioni e aftermarket

La crescente complessità della tecnologia aumenta i costi, sostiene Allianz, perché accresce l tempo delle lavorazioni e coinvolge riparatori più specializzati e parti più costose. Pensiamo alle automobili con gli ADAS: esse saranno sempre di più e LeasePlan, per esempio, invita i gestori delle flotte a considerare la presenza dei dispositivi di assistenza alla guida nelle auto che acquistano. Lo sguardo di Allianz su richiami, assicurazioni e aftermarket ci fa capire che la formazione e la conoscenza saranno sempre più importanti per lo IAM. Se i richiami sono gestiti in primis dalle Case, il diffondersi delle tecnologie riguarda tutti gli attori della manutenzione/riparazione. Quindi formarsi e informarsi darà all’aftermarket gli strumenti, anche finanziati dai voucher delle Camere di Commercio, per intervenire su un parco macchine in rapida evoluzione.

 

Nicodemo Angì 

ARTICOLI CORRELATI

Ultime notizie

Privacy Policy Cookie Policy