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mercoledì, 08 Maggio 2024
  • Aftermarket, richiami, assicurazioni: la ricerca Allianz

    Richiami, assicurazioni e aftermarket, lo studio di Allianz.

    Cosa sta succedendo nel mondo riguardo richiami, assicurazioni e aftermarket ? Allianz ha reso noto uno studio che evidenzia 5 tendenze globali. Si tratta di fenomeni che hanno ricadute sulle aziende e sui loro assicuratori, il tutto in un quadro che vede ancora in corso la battaglia contro il coronavirus. È ancor più interessante notare che in questo elenco c’è una voce specifica per l’automotive e l’aftermarket.

    Lo studio di Allianz Global Corporate & Specialty copre vari settori ed evidenzia, ad esempio, il dilagare di rivolte e disordini, dai Gilet gialli francesi alle manifestazioni a Hong Kong e Bolivia e, più di recente, quelle a tema razziale negli Stati Uniti d’America. Si rileva poi un aumento dei ricorsi collettivi, dei richiami alimentari e dell’inquinamento ambientale, ad esempio con risvolti sulla qualità dell’aria, ad esempio perché il lockdown ha diminuito la manutenzione degli impianti di climatizzazione. Questi fenomeni sono tutti forieri di danni e reclami (basta pensare ad eventuali infezioni per climatizzatori poco puliti) e quindi di consistenti indennizzi da parte delle assicurazioni.

    Richiami, assicurazioni e aftermarket per le auto ‘complicate’

    Per quel che riguarda l’automotive e l’aftermarket, Allianz ha rilevato che il COVID-19 ha inciso tutto sommato poco rispetto ad una tendenza di più lungo periodo che potremmo chiamare ‘industrial-produttiva’. I veicoli diventano infatti sempre più dotati di complicati sistemi di sicurezza e antinquinamento e questo ha aumentato i costi sia delle riparazioni sia dei richiami. I dati della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) parlano chiaro: l’agenzia nel 2019 ha gestito 966 richiami di sicurezza che hanno interessato più di 50 milioni di veicoli. La gran parte dei richiami negli USA (907) sono iniziative dei Costruttori, a testimonianza del focalizzarsi sulla sicurezza da parte degli OEM. Anche l’Europa è interessata da un fenomeno simile: nel primo trimestre del 2019 i richiami automobilistici sono aumentati del75% rispetto al 2018, arrivando a 158. È un record per il Safety Gate, il sistema di allarme rapido europeo per le difettosità pericolose, e il 2019 si è chiuso a 475 richiami.

    Richiami, assicurazioni e aftermarket, lo studio di AllianzPrepariamoci alle interazioni fra richiami, assicurazioni e aftermarket

    Le automobili sono più complesse che mai e questo  aumenta i costi“, afferma Daphne Ricken, Senior Liability Underwriter di AGCS. Qualche tempo fa si sostituiva semplicemente un parabrezza ma oggi occorre prevedere anche la calibrazione di sensori e videocamere (Carglass punta molto su questo servizio). Queste lavorazioni potrebbero potenzialmente costare di più del ricambio in sé. Tutto ciò aumenta i costi dei richiami dei veicoli, potenzialmente più frequenti per la maggior complessità dei sistemi. I rischi possono essere moltiplicati dal fatto che certi componenti sono prodotti da un numero ristretto di fornitori. Pensiamo al caso degli airbag Takata: la loro difettosità ha coinvolto 19 Case e decine di modelli per un totale di circa 60 milioni di veicoli richiamati.

    Formarsi per gestire richiami, assicurazioni e aftermarket

    La crescente complessità della tecnologia aumenta i costi, sostiene Allianz, perché accresce l tempo delle lavorazioni e coinvolge riparatori più specializzati e parti più costose. Pensiamo alle automobili con gli ADAS: esse saranno sempre di più e LeasePlan, per esempio, invita i gestori delle flotte a considerare la presenza dei dispositivi di assistenza alla guida nelle auto che acquistano. Lo sguardo di Allianz su richiami, assicurazioni e aftermarket ci fa capire che la formazione e la conoscenza saranno sempre più importanti per lo IAM. Se i richiami sono gestiti in primis dalle Case, il diffondersi delle tecnologie riguarda tutti gli attori della manutenzione/riparazione. Quindi formarsi e informarsi darà all’aftermarket gli strumenti, anche finanziati dai voucher delle Camere di Commercio, per intervenire su un parco macchine in rapida evoluzione.

     

    Nicodemo Angì 

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