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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Un virus zittisce i cellulari: In pericolo i terminali con Symbian

    Stando alla descrizione fatta dagli esperti, Gavno appartiene alla famiglia dei trojan horse. Per infettare il terminale il virus si serve infatti dell’inganno, facendo credere all’utente di essere un upgrade in grado di estendere le funzionalità del telefonino. Di fatto, una volta installato il file denominato “patch.sis” (pesa appena 2Kbyte), il codicillo inizierà il lavoro per cui è stato creato impedendo all’utente di effettuare chiamate.

    “Il trojan Gavno è un significativo passo avanti rispetto ai virus precedenti quali Skulls, Lasco o Cabir. Prima di Gavno, nessun file era in grado di bloccare addirittura le chiamate in uscita – ha detto Aaron Davidson, CEO di SimWorks. Gavno è allo stesso tempo il più piccolo ed il più temibile virus per cellulari che usano il sistema operativo Symbian”.

    Nel giro di poche ore dall’individuazione di “Gavno”, la SimWorks ha fatto sapere di aver isolato una seconda variante dello stesso trojan. Il nuovo codicillo, ribattezzato “Gavno.b”, risulta avere le stesse capacità di Gavno.a ma il file di installazione contiene anche i due trojan Cabir e Camtimer. Una volta installato nel terminale il codicillo blocca le chiamate in uscita e tenta di inviarsi tramite Bluetooth ad altri cellulari Symbian nelle vicinanze. Particolarmente esposti al pericolo Gavno sono i cellulari Nokia 6600, il Nokia 7610 e tutti gli altri telefonini della serie 60 che utilizzano Symbian OS v7. Al sicuro sembrerebbero invece i terminali Symbian con interfaccia UIQ come il SonyEricsson P910 e il Motorola A1000.

    Una volta infettati i terminali sono praticamente da buttare via. “Se Gavno colpisce il telefonino ha fatto sapere Davidson nella speranza che gli utenti evitino di installare file provenienti da fonti sconosciute – è molto difficile se non addirittura impossibile ripararlo. L’instabilità introdotta nel sistema operativo può essere tale da impedire l’avvio di qualsiasi applicativo e richiedere il continuo riavvio del cellulare”.

    Articolo pubblicato sul sito giornaletecnologico.it in gennaio 2005

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