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giovedì, 02 Maggio 2024
  • Combattere la contraffazione

    TRW Automotive Aftermarket ha annunciato che quasi l’85% dei prodotti forniti nel 2011/2012 è dotato di un esclusivo codice a matrice bidimensionale (2D), presente sull’etichetta delle confezioni. Si tratta di un grande passo avanti nella lotta alla contraffazione nel settore aftermarket, poiché con un semplice gesto – la scansione dell’etichetta – si dispone della tracciabilità del prodotto e si assicura l’originalità del prodotto all’interno della scatola sigillata.

    Ogni etichetta bidimensionale è unica e contiene un numero di lotto e un numero di serie. Ciò significa che, attraverso la scatola, è possibile risalire alla persona che ha stampato l’etichetta e all’ora e al luogo in cui è stata stampata. Tutte le etichette sono conformi all’attuale legislazione relativa ai dati di acquisto.

    I codici sulle etichette vengono scansiti tramite un PC e uno scanner connessi a Internet o tramite telefono cellulare. Se il codice corrisponde all’informazione contenuta nell’hub centrale “TecIndentify”, ospitato da TecCom, significa che il prodotto è originale. In caso contrario, viene emesso un segnale di avvertimento.

    Soeren Kristensen, Global Marketing Services Manager TRW, spiega: “Affrontare il problema dei prodotti contraffatti è uno dei principali impegni di TRW. Vogliamo garantire che i prodotti forniti con il marchio TRW siano veramente i ricambi affidabili e di alta qualità che i clienti, gli installatori e gli automobilisti si aspettano. Per assicurare la tracciabilità del prodotto, il nostro team dedicato ha fatto in modo che milioni dei nostri prodotti siano già dotati di codice bidimensionale.

    “In un mercato globale sempre più complesso, oggi è più importante che mai che chi si occupa della distribuzione e del montaggio delle parti di ricambio nel settore automobilistico sia in grado di garantire un’efficace protezione del consumatore dai prodotti contraffatti.”

    TRW ed altre importanti aziende del settore hanno iniziato questo processo nel 2008, in linea con le prassi stabilite nell’ambito dell’iniziativa MAPP (Manufacturers Against Product Piracy) e nel rispetto delle raccomandazioni CLEPA.

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