La nuova regolamentazione Euro 7 che riguarderà unicamente i veicoli dotati di motore a combusto interna, diesel e benzina, ibridi e ibridi plug-in, slitta così come anche il limite sulle emissioni e sulla durata delle batterie, l’ANFIA è concorde nella graduale applicazione e coinvolgimento dei nuovi modelli che saranno commercializzati in Europa.
Che cosa prevede la nuova normativa euro 7
Limitare le emissioni di CO2 ma anche limitare il trasporto stradale, questo l’obiettivo della Comunità Europea al fine di dare un tetto massimo all’inquinamento. L’iniziale proposta avallata da Spagna e Italia è stata votata anche da altri Paesi dell’Unione Europea, Germania, Danimarca e Paesi Bassi si sono astenuti.
Slitta così da 24 mesi a 30 mesi l’obbligo per i nuovi veicoli che saranno prodotti dopo l’entrata in vigore della normativa, di adeguarsi, mentre per i furgoni l’obbligo passa da 30 a 42 mesi, per i veicoli commerciali pesanti invece dai presenti 48 mesi si passa ai 60 mesi per i veicoli di nuova commercializzazione.
Inizialmente la Comunità Europea aveva proposto come termine ultimo il 2025 per le auto ed il 2027 per i veicoli pesanti.
Normativa Euro 7 per auto, furgoni e veicoli pesanti: quando entra in vigore
La normativa euro 7 per auto e furgoni si applicherà a partire dal primo luglio 2030. Per i veicoli pesanti a partire dal primo luglio 2031.
Roberto Vavassori Presidente ANFIA: “Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto oggi dal Consiglio, perché tiene conto della maggior parte delle osservazioni tecniche e strategiche che ANFIA aveva condiviso con le istituzioni nazionali ed europee. Giuste le nuove date di entrata in vigore, coerente la scelta di mantenere gli attuali standard per i veicoli leggeri e quella di riportare i test di prova a banco per i veicoli pesanti, fondamentale il coordinamento della regolamentazione di freni e pneumatici con quella dell’UNECE.
L’approccio pragmatico e razionale che l’Italia e gli altri Stati Membri hanno adottato nell’affrontare un dossier così importante per la filiera automotive europea fa riaffiorare la speranza che in Europa sia possibile discutere e decidere senza ideologie. In tal senso, al Governo italiano, e in particolare al MIMIT, va riconosciuta la tenacia di una leadership importante mantenuta in tutte le fasi negoziali sui temi prioritari per la nostra industria.
Il passo importante di oggi è parte essenziale di un percorso ancora complesso, perché nelle prossime settimane sarà il Parlamento europeo a dover esprimere a sua volta la posizione da portare nel negoziato finale. Perciò, l’appello di tutta la filiera automotive agli europarlamentari italiani è di analizzare il testo di compromesso approvato dagli Stati Membri, coglierne e condividerne la ragione e lo spirito, per poi adottare una posizione che sia altrettanto razionale e pragmatica”.
Euro 7 : la decisione del Parlamento Europeo
Dichiarazione del Presidente ANFIA Roberto Vavassori: “Non possiamo che esprimere apprezzamento per quanto ha deciso oggi il Parlamento europeo sulla proposta Euro 7, perché siamo convinti che il proficuo confronto di questi mesi sia servito a far comprendere a molti decisori politici la complessità ed in alcuni casi l’irrazionalità di parti della proposta fatta dalla Commissione.
Le nostre osservazioni e proposte avevano questo scopo, tracciare un altro passaggio del percorso di transizione della nostra filiera con una visione normativa d’insieme, così da non rischiare di frenarla, ma piuttosto stimolarla in maniera pragmatica e razionale. Siamo fiduciosi che negli ultimi negoziati in trilogo si possa proseguire su questa strada”.