Negli ultimi anni, la Malesia ha raggiunto un traguardo significativo nel settore automobilistico, affermandosi come il secondo mercato automobilistico più grande del Sud-Est asiatico, superata solo dalla Thailandia, leader indiscusso della regione.
Questa posizione di rilievo è il risultato di una crescita economica sostenuta, di una domanda interna in espansione e di una solida base industriale nazionale che include produttori automobilistici locali e multinazionali.
Secondo la Malaysian Automotive Association (Maa), le vendite di auto nel Paese sono aumentate del 5% nel primo trimestre rispetto all’anno precedente, arrivando a toccare quota 202.245 veicoli.
Questo ha seguito l’aumento dell’11% riscontrato nel 2023, raggiungendo un record di 799.731 veicoli.
In Malesia è record nella produzione di auto
Le esenzioni dall’imposta sulle vendite per i veicoli prodotti a livello nazionale, parte del pacchetto di stimolo economico del governo malese, hanno dato impulso ai marchi automobilistici nazionali Perodua e Proton, che controllano insieme oltre il 60% della quota di mercato interno.
La Malesia si distingue quindi come un importante attore del mercato automobilistico grazie a una lunga tradizione di assemblaggio e produzione. Con marchi nazionali come Proton e Perodua, affiancati da joint venture con case automobilistiche internazionali come Honda, Toyota e Nissan, il paese ha costruito un’industria diversificata e orientata tanto al mercato interno quanto all’export.
Il principale competitor regionale rimane la Thailandia, spesso definita la “Detroit del Sud-Est asiatico” che ha costruito la sua leadership sull’attrazione di investimenti stranieri e sulla creazione di hub di produzione per molti dei principali produttori mondiali, tra cui Toyota, Ford e Mazda.
Altri competitor emergenti includono il Vietnam, che sta rapidamente scalando la classifica grazie a investimenti sostanziali e alla crescita della domanda interna, e l’Indonesia, il paese più popoloso della regione, con un potenziale di mercato che potrebbe superare tutti i competitor in futuro se riuscirà a risolvere alcune inefficienze produttive.
Il consolidamento della Malesia come mercato automobilistico di primo piano nel Sud-Est asiatico ha ripercussioni dirette anche per l’Europa. In primo luogo, la crescente domanda malese di automobili, unita alla presenza di marchi giapponesi e coreani ben radicati, pone una sfida competitiva per le case automobilistiche europee come Volkswagen, Mercedes-Benz e BMW.
Le aziende europee sono già presenti in Malesia, ma dovranno continuare a investire per mantenere quote di mercato. Questo è particolarmente vero nel settore dei veicoli elettrici e a basse emissioni, che sta guadagnando terreno nel Sud-Est asiatico grazie a politiche governative orientate alla sostenibilità. Paesi come la Malesia stanno attuando incentivi per incoraggiare l’adozione di veicoli ecologici, offrendo così nuove opportunità per le case europee che eccellono in questo settore.
Un altro effetto riguarda la catena di approvvigionamento. Con la Malesia che rafforza la propria capacità produttiva, potremmo vedere un maggiore spostamento delle linee di produzione verso l’Asia, con potenziali implicazioni per l’occupazione e la competitività delle fabbriche europee.
Inoltre, la crescente integrazione economica tra i paesi del Sud-Est asiatico potrebbe creare un blocco di mercato sempre più autosufficiente, riducendo le importazioni di veicoli europei.
L’espansione del mercato automobilistico malese evidenzia un cambiamento fondamentale nel panorama globale dell’industria automobilistica. L’Asia, e in particolare il Sud-Est asiatico, si sta sempre più affermando come un pilastro della produzione e del consumo di automobili.
Le case automobilistiche europee dovranno adattarsi a questa nuova realtà, rivedendo le proprie strategie di investimento e rafforzando la loro presenza in questa regione in crescita.