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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Inps: le misure che interessano l’aftermarket nazionale

    Inps: le misure che interessano l'aftermarket nazionaleInps: le novità per l’aftermarket.

    La XIX Legislatura si è aperta il 13 ottobre scorso e il primo punto in agenda, conclusi gli adempimenti istituzionali, è stato l’approvazione della legge di bilancio. Il testo definitivo, licenziato con la legge n. 197 del 29 dicembre 2022, consta di 21 articoli, alcuni dei quali investono l’attività realizzata dall’Istituto. L’Inps mette a disposizione un dossier tematico che serve a illustrare a  le novità previste dal Legislatore nelle materie di competenza dell’Istituto di previdenza sociale che possono essere di rilievo anche per chi lavora nel mondo della filera aftermarket visto gli argomenti tarsversali di grande importanza ed attualità.

     

    L’aftermarket e le pensioni

    La prima significativa novità concerne la cosiddetta “Quota 103”, una formula giornalistica che sintetizza le disposizioni in tema di “pensione anticipata flessibile”, disposizioni che avranno carattere sperimentale per il 2023.  Il provvedimento approvato prevede la possibilità di un accesso alla pensione con 62 anni di età e 41 di contributi, requisiti che il cittadino potrà maturare entro il 31 dicembre 2023. La pensione potrà essere erogata entro il tetto di un importo lordo mensile non superiore a cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente (2.818,65 euro al mese lordi) relativamente alle mensilità di anticipo del pensionamento rispetto ai requisiti ordinari previsti per la pensione di vecchiaia dalla “legge Fornero” (l. 214/2011).

    Attivando il sistema delle finestre mobili, il Legislatore ha quindi diversificato le discipline in relazione a una data spartiacque: quella del 31 dicembre 2022. Chi ha maturato “quota 103” entro tale data potrà beneficiare della prima finestra utile il 1° aprile 2023 se lavoratore privato, il 1° agosto 2023 se lavoratore pubblico; chi maturerà “quota 103” quest’anno potrà invece utilizzare la prima finestra utile dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti se lavoratore privato; serviranno invece sei mesi al lavoratore pubblico (e comunque non prima del 1° agosto 2023).

    Ammortizzatori sociali ed aftermarket

    È rifinanziato il Fondo sociale per occupazione e formazione e relativi utilizzi, un provvedimento destinato a garantire, per il 2023, 250 milioni di euro agli ammortizzatori. 70 milioni di euro, tra le risorse individuate, vengono indirizzate alle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa, per garantire un finanziamento di massimo 12 mesi per CIGS e mobilità in deroga. Tra le altre voci espressamente previste dal Legislatore si segnalano:

    • 30 milioni di euro per il finanziamento dell’indennità onnicomprensiva “fermo pesca”;
    • 10 milioni di euro per i dipendenti delle imprese operanti nel settore dei call center;
    • 19 milioni di euro per l’integrazione salariale dei lavoratori Gruppo Ilva;
    • 50 milioni di euro per sostenere le aziende in CIGS nella gestione degli esuberi di personale per cessazione di attività produttiva.

     

    Interventi di famiglia anche per i lavoratori dell’aftermarket

    A decorrere dal 1° gennaio 2023, secondo quanto stabilito dal Legislatore, l’Assegno Unico e Universale (AUU) sarà rivisto negli importi, con maggiorazioni nella misura:

    • del 50% per il primo anno di vita dei figli;
    • di un ulteriore 50% per i nuclei numerosi, famiglie composte da 3 o più figli, per ciascun figlio in età compresa tra 1 e 3 anni, con ISEE pari o inferiore a 40.000 euro.

    Al contempo è stata ribadita, a regime, l’equiparazione tra figlio minore e figlio maggiorenne disabile e a carico. Equiparazione che sussiste anche tra figlio minore – a carico e disabile – e figlio di età inferiore a 21 anni, sempre disabile e a carico. Le famiglie con minori disabili nel nucleo vedranno prorogato anche l’importo aggiuntivo di 120 euro sull’assegno mensile, maggiorazione prevista per i nuclei con ISEE non superiore a 25.000 euro e percezione di ANF nel 2021. Aumenta, poi, del 50% la maggiorazione forfettaria prevista per i nuclei con 4 o più figli a carico.

    Va ricordata, in tal senso, chiarisce l’Inps nel suo dossier mediatico, la possibilità di ricorrere all’ISEE “precompilato” per ottenere l’importo corretto dell’Assegno Unico Universale: dal 1° luglio 2023, la presentazione della DSU avverrà prioritariamente attraverso l’utilizzo di tale modalità, ferma restando la possibilità per l’utente di ricorrere alla DSU in via ordinaria.

    Nel quadro delle politiche familiari previsto dalla finanziaria, si segnale infine l’incremento dell’indennità di congedo parentale all’80% della retribuzione, rispetto al 30% finora vigente. Tale indennità può essere fruita dalla madre o dal padre, nel mite massimo di un mese, entro il sesto anno di vita del minore.

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