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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Sostegno all’economia: ci sono 25 miliardi di euro

    Sostegno all'economia: in campo 25 miliardi di euro25 miliardi di euro per rafforzare l’economia nazionale.

    Sono le risorse aggiuntive, stanziate dal Governo italiano nel decreto ‘Agosto’, per contrastare le conseguenze economiche dell’emergenza Covid-19. Un impegno multidirezionale volto a sostenere l’occupazione, garantire i redditi e le condizioni di vita delle famiglie ed allargare le tutele sociali, per non far pesare l’emergenza sui soggetti più vulnerabili. Vediamo le misure che più interessano il settore dell’aftermarket.

    Economia e lavoro

    Vengono prolungate e rafforzate alcune delle misure a sostegno dei lavoratori varate con i precedenti provvedimenti del Governo, si introducono sgravi contributivi per le aree svantaggiate e ulteriori nuove indennità specifiche per alcuni settori, mentre vengono previsti incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato. In primo luogo, al fine di contenere gli effetti straordinari sull’occupazione determinati dall’epidemia, viene introdotta una misura di rilevanza storica che punta a stimolare crescita e occupazione delle imprese delle aree svantaggiate a seguito della crisi, con una particolare attenzione al Mezzogiorno: uno sgravio pari al 30% sui contributi pensionistici che le aziende devono versare a tutti i dipendenti. “Vengono prolungati per un massimo di diciotto settimane complessive i trattamenti di Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga previsti per l’emergenza Covid-19. Per le prime nove settimane, l’estensione viene riconosciuta ai datori di lavoro che hanno sospeso o ridotto l’attività lavorativa a seguito dell’emergenza sanitaria; per le ulteriori nove settimane viene previsto per le aziende il versamento di un contributo addizionale determinato in base all’andamento del fatturato (pari al 9% con una perdita inferiore al 20% e pari al 18% per chi non ha registrato perdite), dal quale saranno esonerati i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%. Per le aziende che non richiederanno, dopo averne già fruito, un’estensione dei trattamenti di cassa integrazione verrà riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, per un massimo di quattro mesi, entro il 31 dicembre 2020. Fino a tale data, vengono inoltre escluse dal versamento dei contributi previdenziali, per un massimo di sei mesi dall’assunzione, le aziende che assumono lavoratori subordinati a tempo indeterminato, in presenza di un aumento dell’occupazione netta.

    Ai datori di lavoro che non hanno integralmente fruito della Cig Covid o dell’esonero dei contributi previdenziali resta precluso l’avvio delle procedure di licenziamento individuali e restano sospese quelle avviate dopo il 23 febbraio 2020. Restano comunque sospese le procedure di licenziamento collettivo. Le sospensioni non si applicano in caso di licenziamenti motivati dalla cessazione definitiva dell’attività dell’impresa. Fino al 31 dicembre 2020, ferma restando la durata massima complessiva di 24 mesi, è possibile rinnovare o prorogare per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato anche in assenza di causale. È previsto un ulteriore versamento da 400 euro del Reddito di Emergenza, per le famiglie più bisognose. Proroga per ulteriori due mesi della Naspi e per i Co.Co.Co. (DISCOLL) il cui periodo di fruizione termini nel periodo compreso tra il 1° maggio 2020 e il 30 giugno 2020” si legge sul sito del Ministero dell’Economia.

     

    Sostegno all'economia: in campo 25 miliardi di euroSostegno all’economia: i nuovi incentivi per l'auto

    Viene rifinanziato per complessivi 7,8 miliardi di euro (per il triennio 2023-24-25) il Fondo di Garanzia per le Piccole Medie Imprese per dotarlo delle risorse necessarie alla sua piena operatività e per continuare quindi a favorire l’accesso al credito delle Pmi, attraverso la concessione di una garanzia pubblica. Viene prorogata la moratoria su prestiti e mutui per le Pmi prevista dal decreto ‘Cura Italia’: il termine originariamente fissato al 30 settembre 2020 viene esteso fino al 31 gennaio 2021, e prorogato al 31 marzo 2021 per le imprese del comparto turistico. Inoltre, viene incrementato di 500 milioni il Fondo per gli incentivi statali a chi acquista e immatricola in Italia autovetture a basse emissioni di Co2, previsto per sostenere il rilancio del settore automotive e favorire lo sviluppo di nuove tecnologie.

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