La Federcarrozzieri si è pronunciata in merito al Ddl concorrenza.
Secondo l’associazione delle autocarrozzerie italiane, la Federcarrozzieri, le novità in tema di RC Auto contenute nel Ddl concorrenza, danneggerebbero gli assicurati per via della presenza, all’interno dei contratti di sottoscrizione delle polizze assicurative, di clausole vessatorie e illegittime.
La scatola nera, ricordiamo, è obbligatoria a partire dal mese di luglio, su tutti i nuovi veicoli commercializzati.
Secondo l’associazione di categoria, i dispositivi di geolocalizzazione montati di serie dalle Case costruttrici sono obsoleti in quanto sul mercato aftermarket, sono presenti dispositivi notevolmente più tecnologici e aggiornati.
Dal 2 luglio, la scatola nera deve equipaggiare ogni nuovo veicolo. Si tratta di un dispositivo, inviolabile, che registra tutto ciò che accade durante la marcia di un veicolo, favorendo in caso di incidente, l’analisi e le indagini sulle dinamiche di guida e su possibili comportamenti scorretti del guidatore.
Federcarrozzieri chiede di superare il sistema del bonus malus
Davide Galli, Presidente della Federcarrozzieri ha dichiarato: “L’interesse delle imprese assicurative è da tempo volto a superare il sistema del “bonus malus” a favore di non definiti sistemi di pricing basati sullo stile di guida degli automobilisti, e per questo l’utilizzo delle scatole nere presenta enormi criticità. È infatti evidente che il concetto di stile di guida è aleatorio ed impalpabile, e consentire la determinazione dei premi sulla base di tale fumoso parametro lascia campo libero a condotte discriminatorie che potrebbero condurre a legittimare incrementi tariffari che non si verificherebbero col sistema bonus-malus. I dispositivi di geolocalizzazione rappresentano poi strumenti obsoleti e residuali, posto che a partire dal 2 luglio 2022 tutti gli autoveicoli di nuova omologazione devono essere dotati di un dispositivo EDR (Event Data Recorder) montato dalla casa madre che costituisce un duplicato tecnologicamente più avanzato delle scatole nere”.
Bisognerà vedere ora, se il Legislatore ascolterà l’associazione delle autocarrozzerie italiane, modificando lo schema del bonus malus, oramai inadeguato.