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sabato, 27 Luglio 2024
  • Ecobonus: fino a 13.500 euro per l’acquisto di un’auto elettrica

    Ecobonus Auto 2024

    La telenovela degli ecobonus dovrebbe finalmente vedere la sua felice conclusione.

    Siamo alla pubblicazione del decreto sugli incentivi E/o ecobonus per le auto meno inquinanti che prevede fino a 13.750 euro per acquistare un’auto elettrica nuova se si rottama una macchina vecchia, da Euro 0 fino a Euro 2, e si ha un reddito familiare inferiore a 30 mila euro. Sembra dunque terminata una fase estenuante, con l’annuncio ufficiale della pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale e quindi siamo allo sblocco finale dei benefici annunciati ormai il lontanissimo primo febbraio scorso dal ministro del Made in Italy, Adolfo Urso.

    Il decreto Dpcm che contiene il nuovo programma di incentivi auto 2024 e la relativa distribuzione una somma complessiva pari a 793 milioni di euro è stato approvato il 2 aprile dal ministero delle Imprese e del Made in Italy di intesa con quello dell’Economia, delle Infrastrutture e dell’Ambiente.

    È stato trasmesso non immediatamente alla Corte dei conti, ma addirittura il 15 aprile.

    Da quel giorno è ampiamente scaduto il periodo dei 30 giorni tradizionalmente destinati al controllo del testo, che ha subito dei marginali ritocchi. Poi il vuoto finora. Intanto le aziende automobilistiche e concessionarie hanno ormai in casa un numero imponente di preordini da parte di clienti che hanno subordinato l’acquisto alla effettiva disponibilità del contributo statale e non è più consentito alcun altro ritardo.

    Ecobonus: fino a 13.500 euro per l’acquisto di un’auto elettrica

    Sul piatto ci sarebbero 950 milioni. Il Dpcm prevede che, a decorrere dalla sua entrata in vigore, e fino al 31 dicembre 2024, con Isee sotto i 30mila euro sia possibile accedere a un contributo massimo di 13.500 euro per le auto elettriche.

    240 milioni di euro saranno destinati a incentivare l’acquisto di vetture che rientrano nella fascia di emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km, tipicamente le elettriche, con prezzo pari o inferiore a 35.000 euro Iva esclusa.

    L’incentivo è di 6.000 euro più ulteriori 5.000 se si rottama un veicolo da Euro 0 a Euro 2, di 4.000 euro se di classe Euro 3 oppure 3.000 euro se Euro 4. I 150 milioni destinati alle ibride plug-in, tra 21 e 60 g/km, finanzieranno l’acquisto di vetture con prezzo pari o inferiore a 45.000 euro Iva esclusa con un contributo di 4.000 euro, a cui si aggiungeranno ulteriori 4.000 se si rottama un veicolo da Euro 0 a Euro 2, o ancora 2.000 euro se Euro 3 o 1.500 se Euro 4.

    Disponibili 403 milioni per le auto nella fascia tra 61 e 135 g/km, da cui però vanno sottratti i 120 milioni già utilizzati ed esauriti, portando il totale reale a 283 milioni. Godono del contributo le vetture ibride o quelle motore tradizionale a basso consumo e a GPL con prezzo pari o inferiore a 35.000 euro Iva esclusa.

    Il contributo è di 3.000 euro se si rottama un veicolo da Euro 0 a Euro 2, di 2.000 euro se di classe Euro 3 o 1.500 euro se Euro 4. Confermata la maggiorazione degli incentivi nel caso di reddito familiare Isee dichiarato inferiore a 30 mila euro.

    Novità importante anche il contributo per l’installazione di impianti nuovi a Gpl o a metano su auto omologate in una classe non inferiore a Euro 4, pari a 400 euro per il Gpl e 800 euro per il metano.

    Ovviamente il contributo terrà conto dell’auto che viene rottamata come è stato per  le precedenti edizioni degli incentivi auto. Ad esempio rottamando un Euro 4 si potrà beneficiare di 9mila euro nella fascia di emissione 0-20 g/km di CO2, 5.500 nella 21-60 g/km di CO2 e 1.500 nella 61-135 g/km di CO2.

    Con un Euro 3 si passa rispettivamente a 10mila euro, 6mila e 2mila euro. Con un Euro 0, 1 o 2 si parla di contributi a decrescere in base alla fascia di 11mila euro, 8mila e 3mila euro.

    Per tutti gli incentivi è previsto un tetto di prezzo massimo del modello acquistabile, Iva esclusa, fissata a 35mila euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135 e a 45mila euro in quella intermedia.

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