Bonus colonnine, per favorire la transizione energetica il Governo Meloni punta sugli incentivi e non solo.
Fino ad 8 mila euro per i condomini e 1.500 per i privati. Sono gli incentivi per le colonnine elettriche che il Governo ha rimesso a disposizione, in considerazione delle risorse economiche ancora disponibili. Si tratta di un contributo che sarà percepito da chi investirà sulla mobilità del futuro, il bonus colonnine si rivolge principalmente ai possessori di auto elettriche e ibride plug-in.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha riaperto i termini per lo sportello “bonus colonnine domestiche” per l’acquisto e l’installazione delle infrastrutture di ricarica per i veicoli alimentati a energia elettrica, effettuati dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
C’è tempo fino al 14 marzo 2024 per inviare le domande di concessione ed erogazione del contributo, pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture, utilizzando la piattaforma informatica gestita da Invitalia.
Possono farlo i privati cittadini e i condomini che non sono riusciti a presentare istanza entro il termine di chiusura del precedente sportello.
Le risorse a disposizione per il 2023 sono pari a 40 milioni di euro. Di recente il ministro Urso, titolare del MIMIT, ha annunciato che lo sconto tornerà anche nel 2024 con una dotazione raddoppiata di 80 milioni di euro.
Bonus colonnine: domanda e limiti di spesa
Più nel dettaglio, l’agevolazione, così come descritta dall’articolo 1 comma 1 lettera a) del DPCM 4 agosto 2022 e dal successivo decreto Milleproroghe 2023 (art. 12 comma 3), prevede che negli anni 2022 e 2023, per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture nuove di fabbrica e di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica (come colonnine e wallbox) da parte di utenti domestici, venga riconosciuto un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera, nel limite massimo di 1.500 euro per persona fisica richiedente (residente in Italia).
Il limite di spesa diventa di 8.000 euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali.
In attesa dell’apertura delle domande, è bene ricordare che l’installazione di colonnine di ricarica nei condomini e nelle abitazioni private deve rispondere a determinati requisiti di sicurezza.
In genere per montare una wallbox o un punto di ricarica in un giardino o box di proprietà  non servono particolari autorizzazioni, mentre l’installazione in un’area comune, come possono essere il cortile o il parcheggio condominiali, ha bisogno dell’approvazione dell’assemblea di condominio.
A cura di Valeria Di GiorgioÂ