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mercoledì, 23 Ottobre 2024
  • Altro che rivoluzione idrogeno, nuovo carburante da Tokyo

    Altro che auto ibrida o a idrogeno: i giapponesi – come al solito – spiazzano la concorrenza e lanciano una nuova rivoluzione nel settore dei carburanti. Il ministero dell’Ambiente ha infatti appena annunciato un dettagliato piano per la conversione di massa alle benzine compatibili con il bioetanolo, da compiersi gradualmente, da ora fino al 2030.

    Il provvedimento, che sarà inserito tra le misure per l’ecologia relative al Protocollo di Kyoto, è stato reso noto a Tokyo da fonti ministeriali. Il nuovo tipo di carburante, chiamato in codice ‘E10’, sarà composto da una miscela di petrolio (90%) e bioetanolo (10%). Le stime ufficiali prevedono, a transizione ultimata, una riduzione di circa 10 milioni di tonnellate per le emissioni di anidride carbonica (CO2) in atmosfera.
    Il bioetanolo è un alcool che viene estratto da alcuni tipi di piante, come canna da zucchero e mais. Durante la combustione produce un diossido di carbonio ‘pulito’, che non è nella lista dei gas serra messi al bando dal Protocollo di Kyoto; viene invece considerato come riemissione di anidride carbonica già assorbita dalle piante, quindi perfettamente compatibile con l’ecosistema.

    Il ministero dell’ambiente intende applicare le nuove misure dal 2008, per poi proseguire a tappe forzate fino alla scadenza ultima del 2030, anno in cui tutte le nuove vetture dovranno essere compatibili con le nuove benzine ‘ecologiche’.

    Le auto attualmente in commercio sono in grado di utilizzare il carburante ‘E3’ (97% petrolio, 3% bioetanolo), ma di fatto tale offerta non è presente sul mercato. La nuova benzina ‘E10’, assicurano i produttori, sarà invece disponibile al dettaglio entro il 2020.

    Il Giappone ha da tempo avviato una decisa politica per diminuire le emissioni di gas nocivi in atmosfera. I trattati di Kyoto impongono una riduzione delle emissioni di diossido di carbonio pari al 6%, rispetto ai livelli registrati nel 1990, tra il 2008 e il 2012. Per ottenere questi risulati, il governo nipponico già dal prossimo anno sarà costretto a rivedere le stime per la riduzione degli agenti inquinanti.

    L’amministrazione di Tokyo, metropoli che conta circa 10 milioni di abitanti e altrettanti pendolari ogni giorno, dal 2003 ha adottato la normativa in materia più severa al mondo: tra le varie direttive, severo innalzamento dei limiti di legge per le polveri sottili e divieto assoluto di transito per i vecchi autobus e camion diesel, primi responsabili nelle emissioni di particolato (causa di cancro e numerose malattie respiratorie).

    Mentre le autorità nipponiche si impegnano per raggiungere l’obiettivo di una benzina ‘pulita’ solo al 10%, la Toyota, secondo produttore di auto al mondo, ha già pronta una vettura che utilizza carburante basato al 100% su bioetanolo. La commercializzazione, prevista per la primavera del 2007, avverà per adesso solo in Brasile, paese in cui la benzina ecologica è molto popolare e facilmente reperibile sul mercato.

    Articolo pubblicato sul sito www.repubblica.it in data 14/06/06

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