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sabato, 27 Aprile 2024
  • Autopromotec 2022 brinda all’exploit dei ricambi auto

    Autopromotec 2022 brinda all'exploit dei ricambi autoAutopromotec 2022 festeggia l'exploit dei ricambi auto.

    Nell'ultimo giorno della fiera è il tempo dell’intervista a Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec. Dopo 4 giorni fitti di incontri, dibattiti, networking e contratti è arrivato il momento di sentire le impressioni del Deus ex Machina di Autopromotec 2022: ecco l’intervista a Servadei svolta dal direttore di Inforicambi Stefano Belfiore.

    Cosa c’è dietro l’organizzazione di Autopromotec 2022?

    Renzo Servadei: “Sappiamo tutti che il periodo non fèacile: dopo la pandemia, la carenza dei chip e le impennate dei prezzi è arrivata anche la guerra in Ucraina. Le alternative erano piangersi addosso o reagire e noi non abbiamo avuto esitazioni, anche perché la filiera, dalle singole imprese alle associazioni, e anche le Istituzioni si sono mosse efficacemente e ci hanno supportato per ripartire con nuovo slancio. Ricordiamo che l’Italia è la seconda potenza industriale d’Europa e una delle maggiori realtà mondiali nel settore dell’aftermarket e ha quindi tutti i numeri per riuscire a progettare una grande fiera internazionale in presenza attirando operatori da tutto il mondo. Ci ha anche aiutato il fatto che organizziamo solo l’evento di Bologna e non fiere di altro tipo. La società organizzatrice è proprietà di alcune associazioni di categoria e quindi Autopromotec è pensata in funzione delle loro esigenze; il loro appoggio si è rivelato fondamentale in questa rinascita. Un plauso anche alle Istituzioni: la loro presenza – ambasciate, ministeri, l’Istituto per il commercio Estero e la regione Emilia-Romagna – ci ha consentito di fare di Autopromotec 2022 l’appuntamento della vera ripartenza e con un respiro molto internazionale”.

     

    I numeri di Autopromotec 2022

    L’intervista a Renzo Servadei ha permesso di avere uno sguardo sui numeri di Autopromotec 2022, edizione che ha anche lanciato gli International Aftermarket Meetings. L’Amministratore Delegato ha evidenziato che “i circa 1.300 espositori effettivamente presenti sono sicuramente meno dei 1.600 del 1999, edizione dei record, ma occorre tener conto che moltissime realtà cinesi e dell’Europa dell’Est non hanno potuto partecipare, pur volendolo, per i lockdown e la guerra. Quello che è certo è che si può parlare di exploit per i ricambi, per i quali è stato aggiunto un padiglione, e per il settore della carrozzeria. Si tratta di segmenti per i quali si pensava che la transizione ecologica non fosse molto possibile e che invece hanno risposto bene, cosa che apre a ulteriori riflessioni sull’argomento”.

     

    L’intervista a Renzo Servadei ha evidenziato anche il tema delle transizioni

    Nel corso del colloquio è emerso che: “le aziende hanno investito e ritengo che la transizione ecologica e la digitalizzazione lascino diverse questioni da risolvere ma offrano anche moltissime opportunità. Se un tempo il ‘meccanico’ generico riusciva a riparare le automobili oggi personale specializzato, formazione, informazione e dati tecnici sono imprescindibili. Probabilmente il numero delle riparazioni è sceso ma il loro valore è aumentato proprio perché il tasso di professionalità necessario è in costante ascesa. Si nota poi che quasi tutti i grandi gruppi hanno anche le loro reti e questo permette loro di fare formazione mirata. Un’altra tendenza considerevole è la manutenzione predittiva, portata avanti in maniera importante dalle flotte. Sono solo due esempi di nuovi business in ascesa che compenseranno quelli che stanno perdendo importanza. È vero he i veicoli elettrici non richiedono alcune delle operazioni necessarie in quelli con motore endotermico ma ne prevedono diverse altre di nuovo tipo. È quindi importante guardare avanti con positività e basta pensare ai timori legati al passaggio dalla trazione animale a quella a motore per capire che ogni cambiamento porta con sé molte opportunità”.

     

    Autopromotec 2022 inaugura Electric City

    Renzo Servadei ha evidenziato che “l’area che Autopromotec 2022 ha dedicato ai veicoli elettrici non voleva essere un salone di esposizione ma richiamare l’attenzione sugli investimenti dei grandi costruttori, che si mantengono neutrali rispetto alle varie tecnologie nel rispetto delle normative. La transizione non è solo ecologica ma anche economica e sociale: in Italia abbiamo circa 1,2 milioni di persone coinvolte nell’automotive, un comparto che vale circa il 10% del PIL e che versa all’Erario 80 miliardi. Le Istituzioni si sono mostrate sensibili a questa pluralità di temi anche perché l’automotive è un grande laboratorio di ricerca: la pulizia dei fumi di scarico ha avuto ricadute anche in altri settori così come l’evoluzione delle batterie”.

     

    La Fiera di Bologna come crocevia per i professionisti dell’aftermarket

    Il calendario di Autopromotec 2022 è stato fitto di eventi di alto livello, ideali anche per scambi di idee ed esperienze. Renzo Servadei ne è più che convinto quando dice che “il futuro non è già scritto ma è da definire e lo determiniamo noi: operatori, istituzioni, rappresentanti della società. I nostri obiettivi sono chiari – riduzione delle emissioni, aumento della sicurezza, diffusione della connettività – ma il modo per arrivarci è frutto del confronto fra le varie realtà del settore. Il ‘networking’ ad Autopromotec non è quindi solo una dichiarazione di marketing ma crea occasioni per decidere e risolvere delle situazioni reali”.

     

    A Fiera ormai conclusa, che bilancio si può tracciare di Autopromotec 2022?

    Il consuntivo è “assolutamente positivo. Siamo nel cuore della Motor Valley e non lo diciamo per campanilismo (vorremmo che ci fosse tutta l’Italia, anzi, l’Europa) e questo ha aiutato a catalizzare l’attenzione. Ci sono state delegazioni dal Vietnam, dall’Australia – e da altre parti del Mondo – composte da persone di alto livello. Siamo orgogliosi che questa prima edizione in presenza, dopo la pandemia, abbia avuto un riscontro così favorevole”. Si è quindi concretizzata positivamente la spinta all’internalizzazione perseguita da Emanuele Vicentini.

     

    L’intervista a Renzo Servadei ha delineato la prossima edizione di Autopromotec

    Per “tirare le somme definitive lo si potrà fare solo fra qualche tempo. In ogni caso le prime impressioni sono molto positive – sono stati anche conclusi in Fiera diversi contratti fra operatori – e a breve lanceremo un sondaggio fra gli espositori per raccogliere le loro impressioni. Abbiamo pensato di farlo nel dopo fiera per avere dati e giudizi più obiettivi, anche da istituzioni e associazioni di categoria, in modo da avere indicazioni ragionate sulla prossima edizione. Si cerca anche un dialogo con i competitor europei per creare un calendario che rispecchi le esigenze degli operatori mantenendo comunque la cadenza la biennale”.

    Nicodemo Angì

     

     

     

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