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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Retrofit elettrico, firmato il decreto per il bonus da 3.500 euro

    Retrofit elettrico, firmato il decreto per il bonus da 3.500 euroFinalmente chiarezza per il bonus retrofit elettrico

    Abbiamo un’automobile ancora in buono stato ma con un’omologazione antinquinamento troppo vecchia: invece di rottamarla diamole nuova vita con il retrofit elettrico, magari sfruttando il bonus da 3.500 euro predisposto dal Governo. In effetti dal sito del Ministero delle infrastrutture e trasporti apprendiamo che “un contributo fino a 3.500 euro viene riconosciuto ai proprietari di veicoli per il trasporto di persone e merci che installano sul proprio mezzo un sistema di riqualificazione elettrica in sostituzione del motore endotermico“. Questa misura è stata regolata da un decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, redatto di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e si inquadra nell’assieme delle disposizioni per promuovere la decarbonizzazione e una maggiore sostenibilità ambientale del sistema dei trasporti. Ricordiamo che, in previsione di questo decreto, erano nate realtà che consorziavano gli attori della filiera del retrofit elettrico e quindi ora il quadro è praticamente completo.

     

    Come si articola il bonus per il retrofit elettrico

    I veicoli candidabili al godimento del contributo sono automobili e minivan per il trasporto di persone, veicoli con più di otto posti e furgoni per il trasporto delle merci (le categorie sono M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1 e N1G) che siano stati immatricolati originariamente con motore a combustione interna. Il bonus è pari al 60% del costo per la riqualificazione, fino a un massimo di 3.500 euro,al quale si aggiunge un contributo del 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione IPT. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – MIMS per l’assegnazione del contributo si avvarrà di una piattaforma informatica specifica, gestita da Consap S.p.a, la cui effettiva attivazione sarà comunicata sul sito del Ministero. Il bonus verrà erogato secondo l’ordine di registrazione delle domande e fino all’esaurimento delle risorse stanziate dal MIMS, pari a 14 milioni di euro e che quindi permetteranno la conversione di circa 4.000 veicoli.

     

    Il retrofit elettrico e l’aftermarket

    Il bonus per il retrofit elettrico è retroattivo, dato che può accedere al contributo chi ha provveduto a sostituire il motore termico del proprio veicolo con un motore elettrico a partire dal 10 novembre 2021, data di entrata in vigore della legge n. 156 del 9 novembre 2021 che prevede tale misura. Il termine ultimo per l’invio delle richieste è il 31 dicembre 2022 e rileviamo come non siano presenti incentivi per i veicoli a 2 ruote, a differenza di quanto non accade per esempio in Germania. Si è quindi fatto un passo avanti perché il retrofit elettrico sia un’opzione alternativa alla rottamazione e concretamente praticabile. Il retrofit elettrico era già regolamentato in Italia e ora è più praticabile anche per gli attori dell’aftermarket, che potrebbero inserire quest’attività fra i servizi offerti ai clienti. In effetti le incertezze della situazione attuale potrebbero indurre più di qualcuno a rimandare l’acquisto di un’automobile nuova: informarsi potrebbe aprire nuove prospettive agli attori del post-vendita indipendente, considerando che erano stati già previsti incentivi anche per i camion.

    Nicodemo Angì

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