16.9 C
Napoli
giovedì, 09 Maggio 2024
  • Futurmotive 2023: grande successo per la prima edizione


    Renzo Servadei - Futurmotive 2023

    Futurmotive rappresenta uno spin-off di Autopromotec, un’anteprima di quello che sta accadendo nel mondo dell’automotive, dove la transizione energetica sta coinvolgendo tutti i suoi attori, dai costruttori di auto fino alla grande filiera.

    Da grandi cambiamenti derivano sempre grandi opportunità e così a Futurmotive si discute di come adeguare l’intera filiera produttiva ma anche delle possibilità che questo epocale switch dall’endotermico all’energetico può offrire ai suoi partecipanti.

    Non solo quindi auto elettrica ma anche tutto quello che ruota interno all’elettrificazione, dalle stazioni di ricarica alla componentistica fino alle grandi tecnologie, il cambiamento sta interessando il mondo dell’auto ma anche quello dei trasporti pesanti, l’adeguamento in vista del 2035, anno che stabilirà la definitiva consacrazione dell’elettrico da parte dell’Unione Europea e la messa al bando, dal punto di vista della commercializzazione, delle auto a combustione interna, è in atto, ciò comporta un adeguamento non solo delle aziende ma anche della logistica e un forte investimento nella ricerca e sviluppo.

    C’è quindi un passaggio fondamentale che coinvolgerà l’intera filiera, Futurmotive nasce come punto di incontro tra i protagonisti attuali del mercato auto e della sua filiera e quelli che saranno i futuri attori di un mercato in grande fermento.

    A Futurmotive 2023 abbiamo intervistato Renzo Servadei, CEO Autopromotec

    Una serie di domande che riguardano la transizione energetica ma anche possibili tecnologie alternative all’elettrificazione.

    Dr. Servadei, transizione energetica ma anche un profondo cambiamento nell’automotive?

    Quando si parla di transizione ecologica si pensa magari all’elettrificazione o all’idrogeno, non ci si rende conto della complessità di questa transizione, perché se parlo di elettrico devo produrlo, trasportarlo, trasformarlo, dalle batterie alle colonnine, potrei stare un’ora a elencare tutti queste componenti che devono essere prodotte e industrializzate. C’è quindi tutto un sistema di componentistica che sta dietro la transizione, la stessa cosa vale per l’idrogeno e biocarburanti, ci sono quindi delle aziende che devono industrializzare questo tipo di attività e questo è un pò la missione di Futurmotive, sono qui presenti 302 brand, che per una prima edizione di una manifestazione è quasi incredibile, anche il pubblico sembra rispondere in maniera adeguata”.

    Futurmotive è una anticipazione di quello che sta avvenendo nell’Automotive?

    Dal punto di vista tecnologico siamo neutrali, l’obiettivo è quello di azzerare o arrivare il più vicino possibile all’azzeramento degli CO2, come lo si otterrà, sappiamo che ci sono delle normative e tendenze che ci dà l’Unione Europea, alla fine sarà la soluzione tecnologicamente più adeguata che prevarrà, come lo raggiungeremo probabilmente sarà un mix di diverse tecnologie che dovranno essere sviluppate, implementate e industrializzate, alla fine vogliamo tutti quanti raggiungere questo obiettivo, teniamo presente tuttavia che quando si parla di CO2 il riferimento è all’automotive, in realtà l’auto è una piccolissima componente dell’inquinamento, circa l’8%, questo non vuol dire che non dobbiamo fare la nostra parte, vuol dire che l’automotive non è l’imputato principale ma è dove nascono le nuove tecnologie che saranno utilizzate da altri”.

    Sono tanti gli attori coinvolti in questo cambiamento, UNRAE in prima linea, voi come Autopromotec, il messaggio che si vuole lanciare è che l’auto non è il principale indiziato di questo cambiamento climatico ma anzi, la sua tecnologia può favorire anche altri settori?

    Esattamente è proprio così, essendo una transizione complessa tutti gli attori devono lavorare insieme e fare la propria parte affinché questa transizione sia naturalmente sostenibile da un punto di vista ecologico ma anche economico e sociale, non dimentichiamo le centinaia di migliaia di famiglie, inserisco anche tutto il sistema di autoriparazione, distribuzione e assicurazione che lavorano e vivono sul sistema automotive, quindi deve essere sostenibile anche dal punto di vista sociale”.

    L’automotive rappresenta una quota importante nel PNL…

    Siamo nella Motor Valley, dove risiedono i grandi marchi di cui siamo tifosi, siamo qui perché c’è un sistema di piccole e medie imprese ma anche di tecnici specializzati che rendono possibili questi successi che vediamo sulle piste di tutto il mondo. Dietro questi grandi brand di cui siamo orgogliosi, c’è un sistema di piccole e medie imprese ognuna leader nel proprio settore che possono essere materiali, elettronica, componentistica e attrezzature, dobbiamo assolutamente salvaguardale perché sono un patrimonio per noi e per i nostri figli”.

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie