La figura della donna in carriera è ormai entrata ufficialmente nell’immaginario di ogni giovane, neo laureata. Tailleur, 24ore e tacco a spillo, tenacia, caparbia e pugno duro, queste le caratteristiche che ogni donna sogna di possedere. Riuscire a lavorare in un’azienda importante poi, sarebbe quasi perfetto.
Diversamente da quanto si creda, il mondo automotive rappresenta l’aspirazione professionale di molte, infatti Jaguar Land Rover ha aperto le porte a figure professionali femminili, valorizzando a pieno le capacità di Danella Bagnall, Chief Product Engineer del nuovo SUV Jaguat F-Pace, e Fiona Pargeter, Head Of Global PR Communications.
La professionalità, il successo e la bravura di Danella Bagnall è frutto di un lungo percorso di 28 anni prima in Jaguar e poi in Land Rover fino ad essere scelta come la persona più adatta a portare alla luce il primo SUV della casa del Giaguaro, l’F-Pace, che le ha fatto meritare anche un premio per la categoria Product Developer.
Fiona Partgeter invece ha lavorato nell’area Globar PR sin dal 2012, durante il periodo più brillante degli ultimi anni dei due Brand Britannici, ruolo che le ha dato il premio per la categoria Communications.
Altra figura femminile di spicco nel mondo automotive è Agneta Dahlgren a cui l’associazione WAVE (Women and Vehicle in Europe) ha dato il premio Donna dell’anno 2016.
Women@Renault
La Dahlgren è Direttore Design del segmento C Renault dal 2009 ed è da esempio per molte giovani donne che ambiscono a fare carriera all’interno di importanti aziende.
Ha conseguito la laurea in ingegneria e design in Svezia, ha portato avanti la sua formazione in Design Industriale presso l’UTC di Compiègne in Francia e nello stesso periodo è entrata in Renault come stagista.
Nel 2010 Renault ha lanciato il piano Women@Renault, imponendo una politica aziendale rivolta al mondo femminile, considerando il punto di vista di una donna fondamentale in quelle che sono le esigenze di mercato di un target sempre più importante nella scelta di un’auto. Infatti dal 2015 le donne in Renault rappresentano il 18,8% dell’organico del Gruppo con presenza a tutti i livelli.
Eppure ci viene da pensare che non sia necessario portare avanti progetti e piani specifici per la ‘categoria donne’, la donna, come l’uomo, dovrebbe far parte di un organico a prescindere da iniziative che la includano. In ogni caso apprezziamo l’apertura di queste aziende e ci auguriamo che il coinvolgimento diventi sempre più naturale e frequente, e che non sia considerato come un evento raro.
A cura di: Costanza Tagliamonte