Volvo e la strategia contro il COVID-19.
La pandemia da COVID-19 oltre a mettere a rischio la vita di milioni di persone , rappresenta un pericolo concreto per l'economia internazionale e dunque per le strategie di Volvo Cars.
La pandemia da coronavirus si sta ripercuotendo pesantemente su Volvo Cars così come su ogni multinazionale del settore automotive (e non solo).
Basta pensare ad esempio all’indebolimento del mercato, al rischio di interruzione delle attività produttive, alla preoccupazione per i dipendenti, al trend di investimenti da parte del mercato stesso.
Tuttavia Volvo Cars ha preferito tutelare la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti, limitando i contatti sociali per un certo periodo di tempo. Ecco la temporanea sospensione delle attività produttive, il ricorso all’home working e l’adozione di precauzioni a livello personale.
Per lo stabilmento in Belgio riapertura momenteamente prevista per il 5 aprile. Gli stabilimenti in Svezia e negli Stati Uniti ranno chiusi dal 26 marzo al 14 aprile.
Ad inizio marzo 2020 Volvo Cars ha riaperto il suo quarto impianto di produzione in Cina dopo un lungo periodo di chiusura, sfruttando così i vantaggi legati ad una diversificazione delle unità produttive.
Le misure prudenziali sono state applicate alle unità produttive di Torslanda, Skövde e Olofström in Svezia, Ghent in Belgio e allo stabilimento sito in Carolina del Sud (Stati Uniti).
Marco Lasala
