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martedì, 07 Maggio 2024
  • Viaggiare con l’auto all’estero: come se la cavano gli italiani?

    Percorrere le strade a noi familiari non è un problema ed è facile sentirsi al sicuro. Scattano i soliti automatismi: si esce dal posteggio, si svolta a destra, ci si ferma allo stop. Ma quando ci si trova a percorrere strade mai viste prima, può capitare all’improvviso di trovarsi davanti a segnali stradali che parlano un linguaggio incomprensibile. Il Centro Studi e Documentazione Direct Line, compagnia di assicurazioni auto online, attenta ad analizzare il comportamento degli italiani al volante e a ciò che può garantire la sicurezza stradale, rivela che più della metà degli intervistati ha incontrato durante i propri viaggi cartelli stradali particolari e sconosciuti.

    Cartelli stradali, questi sconosciuti

    Nel dettaglio dichiara di essere incappato all'estero in cartelli stradali strani il 19 per cento degli intervistati, un 11 per cento rivela di fare fatica con le indicazioni in territorio straniero e un altro 11 per cento ha invece interiorizzato il fatto che le autostrade all’estero hanno colori diversi. C’è inoltre un 8 per cento che trova cartelli stradali strani in Gran Bretagna imputandoli alla guida a sinistra e un 2 per cento che ammette di avere difficoltà a interpretare i limiti di velocità, probabilmente perché espressi in miglia e non in chilometri. Il restante degli intervistati dichiara di non aver mai incontrato cartelli indecifrabili perché si adatta facilmente a tutte le situazioni o percorre sempre le solite strade.

    Guida a sinistra sperimentata da pochi

    Il sondaggio rivela che solo il 16 per cento ha sperimentato la guida a sinistra, di cui un 9 per cento che fa risalire l’esperienza alla giovane età e un altro 7 per cento che dichiara comunque di trovare difficile immettersi nelle rotonde. Il restante 85 per cento non si è mai dilettato con la guida a sinistra: di questi un 36 per cento esprime il desiderio di volerci almeno provare una volta, mentre il 26 per cento si augura, al contrario, che non gli capiti mai nella vita.

    Più al sicuro nelle strade della propria città

    Diverso il discorso quando si sposta l’attenzione sulle strade della propria città, l’85 per cento degli intervistati si dichiara sicuro di guidare sulle strade che percorre quotidianamente: di questi il 43 per cento perché le conosce bene e sa quali sono i tratti più pericolosi e quali i più sicuri, il 21 per cento solo perché è sempre attento e pronto a schivare pericoli provenienti dagli altri attori della strada. Inoltre un 17 per cento rivela qualche incertezza rispondendo che nelle ore più trafficate il rischio di tamponamenti e incidenti è alto e un 4 per cento pensa che gli automobilisti della propria città siano abbastanza disciplinati, quindi che non ci sono molti rischi. Solo il 15 per cento dichiara di non sentirsi affatto sicuro perché in pochi rispettano le precedenze e regole stradali.

     

     

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