UNRAE ha pubblicato il rapporto sull’andamento del mercato automotive relativamente ad uno degli anni più difficili di sempre per l’intera filiera.
Il dato proiettato dalla UNRAE è inevitabilmente negativo nonostante la presenza degli incentivi statali.
Il calo in Italia è stimato nella misura del 32,7% rispetto all'anno precedente, il dato negativo arriva dal 2018 e dal 2019, anni dove, a causa della pandemia, la domanda è inevitabilmente crollata, facendo registrare pesanti ripercussioni sull’intera filiera.
Nel mese di settembre le immatricolazioni riguardanti le nuove vettura sono state complessivamente 105.175 ( 51.200 auto in meno e un calo del 32,7% rispetto alle 156.357 alle unità immatricolate a settembre 2020), mentre in riferimento alle 142.525 immatricolazioni dello stesso mese del 2019 la flessione è del 26,2%.
UNRAE: un mese di settembre in forte calo
Il dato complessivo dei nove mesi indica un calo di oltre 300.000 autovetture con una flessione del 20,6% (a 1.165.491 unità) rispetto al 2019 (stesso periodo).
La conferma di un anno difficile che va ad aggravare una crisi già manifestata nel 2018 per il settore privati e che necessita di interventi legislativi comunitari in grado di rilanciare il settore.
Secondo la UNRAE servono nuovi incentivi auto
La svolta green non è sufficiente a tenere in piedi un comparto che richiede investimenti rilevanti e scelte strategiche, l'industria automotive potrebbe rilanciare la produzione in Europa riportando il Vecchio Continente in una nuova era industriale.
Marco Lasala