Il RAPPORTO
Gli enti che hanno risposto al censimento sono 8.041, pari al 94% dell’universo di riferimento."I dati del censimento delle auto blu della Pubblica Amministrazione e il monitoraggio dei costi sono positivi” ha dichiarato il Ministro per la P.A. e la Semplificazione Filippo Patroni Griffi. “La riduzione – continua – delle auto blu e il risparmio sui costi è il segno evidente che quando le azioni sono condotte con rigore presentano risultati tangibili. Tagliare la spesa improduttiva non è solo giusto ma diventa imprescindibile quando si richiedono sacrifici. Desidero esprimere soddisfazione per quanto è stato fatto dalle amministrazioni centrali dello Stato perchè i risultati confermano che si sta facendo largo la convinzione che l'auto di servizio non è uno status symbol”.
7.118 AUTO BLU: LA MAGGIOR PARTE AL SUD E NEI CONSIGLI REGIONALI
La quota di auto blu (cioè quelle di rappresentanza in uso ai vertici delle amministrazioni, o comunque di servizio guidate da un autista) è di 7.118 unità, pari al 12 per cento del totale (cui vanno aggiunte circa 100 auto blu in forza agli organi costituzionali, non soggetti alla rilevazione). La massima concentrazione nei Consigli regionali (90,4% sul totale auto in dotazione), nella PA centrale (63,3%) e nelle Camere di commercio (49,6%). Il rapporto tra auto blu e il parco macchine della PA risulta particolarmente alto al Sud, in particolare in Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia dove le percentuali sono comprese tra il 25 e il 28 per cento.
IL MONITORAGGIO DEI COSTI: 1.100 MILIONI DI EURO DI SPESA NEL 2011
Nel complesso la spesa per le auto di servizio ammontava, nel 2011, a circa 1.100 milioni di euro, di cui il 19 per cento (209 milioni di euro), a carico delle amministrazioni centrali e 890 milioni di euro (81,0%) della PA locale.
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