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domenica, 28 Aprile 2024
  • e-Fuel dopo il 2035, fra sostenibilità e incertezze

    Motori a scoppio con e-Fuel dopo il 2035, cosa implica

    e-Fuel dopo il 2035, fra sostenibilità e incertezzeDopo faticosi negoziati la UE sembra orientata, anche per le pressioni della Germania, a consentire ai motori a scoppio di funzionare con e-Fuel dopo il 2035. Si tratta di un compromesso o è un passo concreto verso la sostenibilità? Per capire meglio le variabili in gioco dobbiamo prima capire cosa sono gli e-Fuel, un altro nome per i carburanti sintetici. Il petrolio e i suoi derivati, quali GPL, Benzina e gasolio, sono tutti idrocarburi, ossia composti, a volte piuttosto complicati, fatti di Carbonio e Idrogeno. L’idea alla base degli e-Fuel è catturare il Carbonio dalla CO2 atmosferica e combinarlo con l’Idrogeno per ottenere idrocarburi utilizzabili nei motori a scoppio. Il vantaggio è che si sottrae anidride carbonica dall’aria che viene poi emessa dallo scarico dopo la combustione, in un bilancio del Carbonio che è quindi a somma zero. Si sta inoltre valutando una sorta di ‘blocco’ elettronico che permetta di usare solo e-Fuel dopo il 2035.

     

    e-Fuel dopo il 2035, pulizia fino a un certo punto

    Il discorso appare logico e possiamo anche aggiungere che la purezza di questi carburanti sintetici eliminerebbe le impurità – metalli pesanti, Zolfo, composti azotati e altro ancora – presenti nel petrolio. Sono comunque presenti alcuni punti di debolezza nell’uso degli e-Fuel dopo il 2035. Il primo è che gli NOx sarebbero comunque prodotti perché l’Azoto è presente nell’aria e si combina con l’Ossigeno in camera di scoppio: quindi alcuni dei dispositivi di trattamento dei gas di scarico rimarrebbero invariati. Un altro inconveniente è che alcuni componenti dovrebbero essere riprogettati per l’uso con i carburanti sintetici. In realtà questo effetto collaterale è di poco conto e basta pensare ai filtri carburante di MANN-FILTER che sono già predisposti per hli e-Fuel.

     

    Come produrre e-Fuel dopo il 2035

    Uno degli ostacoli più grandi per l’adozione degli e-Fuel dopo il 2035 è in realtà intangibile, dato che si tratta dell’energia. L’estrazione del Carbonio dalla CO2 atmosferica e la produzione dell’Idrogeno dall’acqua tramite elettrolisi possono essere mandati avanti con l’uso di energie rinnovabili ma il bilancio energetico del processo è poco favorevole. In effetti per produrre un litro di e-Fuel occorrono fino a 27 kWh, una quantità di energia con la quale un’automobile elettrica potrebbe percorrere circa 120 km contro i 18 di una buona diesel. Questo perché si mettono in serie 2 processi poco efficienti: la produzione degli e-Fuel e il loro uso in un motore a scoppio. Anche il loro costo è elevato, proprio per la loro produzione energivora, e quindi i dubbi appaiono giustificati. La possibilità di usare e-Fuel dopo il 2035 potrebbe quindi prolungare la vita dei classici motori endotermici ma una transizione ci sarà sicuramente e quindi l’aftermaket dev’essere pronto a reagire a agire in scenari di profondo cambiamento. 

    Nicodemo Angì

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