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giovedì, 18 Aprile 2024
  • Contrasto al caro carburante, c’è il taglio delle accise

    Contrasto al caro carburante, c'è il taglio delle acciseCaro carburante: c’è il taglio delle accise.

    Licenziato dal Consiglio dei ministri il decreto legge con misure urgenti per contrastare gli effetti del conflitto in Ucraina sull’economia nazionale.

    Il provvedimento mobilita risorse provenienti dagli extraprofitti delle società energetiche destinandole, in particolare, al finanziamento di interventi a tutela delle imprese nazionali e delle famiglie. Diverse le misure volute dal ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti: dagli interventi a sostegno delle imprese, dalla rateizzazione delle bollette di energia e gas al  bonus per le famiglie e il credito d’imposta previsto per gli energivori anche alle altre imprese con contatori di potenza pari almeno a 16,5 kw.

     

    Contrasto al caro carbrante: tagliato il costo delle accise

    E’ stato così tagliato il costo delle dei carburanti di 25 centesimi sino a fine aprile e introdotta una importante novità come quella dei buoni benzina esentasse fino a 200 euro per i dipendenti di aziende“È una proposta di buonsenso che aiuta i pendolari in questa fase critica di aumento dei carburanti”, evidenzia il ministro dello sviluppo economico.

    • Riduzione di 25 centesimi del prezzo dei carburanti, benzina e gasolio, attraverso un taglio delle accise sino a fine aprile. Il costo della misura viene finanziato dalla tassazione del 10% degli extraprofitti delle società energetiche.
    • Buoni benzina fino a 200 euro esenti da tasse per il 2022, ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti. 

    Non solo interventi contro il caro carburante ma anche sostegni a imprese e famiglie per costi energetici

    • Piani di rateizzazione per le imprese, con sedi in Italia, delle bollette di energia elettrica e gas di maggio e giugno fino a 24 rate mensili. La garanzia potrà essere rilasciata da SACE, fino al 90% degli importi dovuti ai fornitori.
    • Garanzie da SACE, fino al 90% dell’importo di finanziamento concesso, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, che assistono imprese energivore che gestiscono stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale individuati su proposta del ministro dello sviluppo economico. Stessa garanzia, si legge dalla sezione media del sito del minsitero, è concessa per il finanziamento di operazioni di acquisto e riattivazione di impianti dismessi situati sul territorio nazionale per la produzione di ghisa destinata all’industria siderurgica.
    • Credito d’imposta del 20% a beneficio delle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica. Il credito d’imposta è cedibile ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
    • Incrementati i crediti d’imposta già in vigore a favore delle imprese energivore (dal 20% al 25%) e delle imprese a forte consumo di gas naturale (dal 15% al 20%).
    • Ampliata fino a 5,2 milioni la fascia di famiglie protette dal caro bollette. Dal 1 aprile al 31 dicembre 2022 il valore ISEE di accesso ai bonus sociali elettricità e gas è pari a 12.000 euro.

    Ed ancora, sono state previste anche azioni ad hoc per le imprese che versano in uno stato di difficoltà. Due nello specifico: 

    • Fino al 31 dicembre 2022 le imprese che dovessero trovarsi in situazioni di particolare difficoltà economica e che non potessero più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale potranno sfruttare altre settimane di Cig in deroga nei limiti di spesa di 150 milioni di euro. La misura si applica anche alle imprese del settore turistico.
    • L’agevolazione contributiva (esonero totale) per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di lavoratori subordinati provenienti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale è estesa anche ai lavoratori licenziati per riduzione di personale nei 6 mesi precedenti e a quelli impiegati in rami d’azienda oggetto di trasferimento. 

     

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