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sabato, 20 Aprile 2024
  • Bollo auto: se non paghi non guidi

    Non tanto tempo fa si parlava di una sua ipotesi di abolizione. Ora non solo va pagato ma chi non lo fa non potrà più circolare per strada. Si tratta del bollo auto. Su una delle tasse più odiate e mal digertite dagli automobilisti c’è una novità. Uno stretto e severo giro di vite per combattere l’evasione fiscale. Parliamo di un emendamento recente alla Legge di Stabilità, licenziato dalla Commissione Finanze della Camera, che (nel caso in cui il testo dovesse essere approvato) comporterebbe a chi possiede un’auto (ma non è in regola con il pagamento di tutte le annualità del bollo) di non poter sottoporre la propria vettura alla revisione obbligatoriaperiodica. Tradotto: per i trasgressori non sarà possibile circolare. Secondo i dettami dell’emandamento, le officine autorizzate dalla Motorizzazione Civile dovrebbero essere deputate ad effettuare l’iter di revisione, controllando la regolarità dei pagamenti della imposta amministrativa. Resta, però, un dubbio ancora da sciogliere. Nel caso in cui si verifichi una inadempienza nel pagamento del bollo, le autofficine dovranno solo limintarsi a non fare la revisione oppure dovranno segnalare il caso all’Agenzia delle Entrate? E inoltre, aggiungiamo, una perplessità. Potrebbe anche andar bene la misura per punire i furbetti che trasgrediscono il fisco. Potrebbe essere anche un intervento volto a dare maggior respiro e linfa vitale ai centri di revisione. Ma perché minare la sicurezza di una vettura, privando l’automobilista inadempiente nel non poter fare la revisione? Intanto il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, annuncia, proprio di recente con un tweet,  di ridurre del 10 per cento il bollo auto per i residenti della regione. Nel contempo anche la  CNA Autoriparazione punta la sua attenzione sul neonato emendamento. “Lo stiamo valutando – dice  Antonella Grasso, responsabile nazionale dell’Associazione di categoria – per compredere se tale strumento può essere un’opportunità o meno per i centri di revisione”. Stefano Belfiore

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