Auto elettrica e il paradosso della moderna era della transizione energetica.
L’industria automotive sta attraversando un periodo di profondo cambiamento, dall’endotermico il passaggio verso la completa elettrificazione è graduale ma costante, cresce dunque l’interesse verso l’auto elettrica, tuttavia il suo costo resta sempre troppo alto per gli italiani.
Secondo una recente ricerca condotta da Areté, azienda leader nella consulenza strategica, il 74% degli intervistati alla domanda “La tua prossima auto che alimentazione avrà?” ha risposto indicando l’ibrido seguito dall’elettrico.
Si tratta di un reportage che non trova riscontro all’atto pratico perché le immatricolazioni di auto elettriche sono ancora limitate a un timido 4%, l’incertezza economica spinge 2 italiani su 3 a considerare l’acquisto del secondo bene più importante dopo la casa, attraverso strumenti alternativi al pagamento con un’unica soluzione, attingendo dunque a formule di noleggio a lungo termine, leasing e finanziamento.
Il 30% degli intervistati dichiara che utilizza l’auto solo per gli spostamenti in città mentre il 61% per spostamenti extra-urbani.
Auto elettriche: il costo è il principale freno alla sua diffusione
Il 76% degli italiani intervistati ha a disposizione un budget inferiore ai 30mila per l’acquisto di un’auto nuova, questo produce un effetto importante sulla decisione di passare da un veicolo endotermico a una BEV o EV.
“I dati della nostra nuova instant survey”, sottolinea Massimo Ghenzer – Presidente di Areté, “rivelano un interesse crescente per le auto elettriche nel nostro Paese che però stenta a trasformarsi in reale propensione all’acquisto che addirittura risulta in calo nel confronto con lo scorso anno. La tecnologia elettrica interessa gli italiani per le emissioni di CO2 azzerate e si aspettano risparmi nei consumi e nei costi di manutenzione, tuttavia il prezzo attuale delle elettriche lo rende un prodotto di nicchia”.