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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Altroconsumo diffida Citroёn, il caso AdBlue tiene ancora banco

    Altroconsumo diffida Citroёn, il caso AdBlue tiene ancora bancoPerché Altroconsumo diffida Citroёn?

    La vicenda dei malfunzionamenti del sistema AdBlue, con le (salate) riparazioni, è sulla breccia da un po’ ed è per questo che Altroconsumo diffida Citroёn. Sono diverse le vetture a gasolio Citroёn che presentano un’anomalia nel sistema antinquinamento AdBlue: si tratta delle C4 Cactus, Aircross e Picasso e delle C3 HDI, Gol e Aircross. Come visto in precedenza, le anomalie Adblue per le Citroёn si manifestano generalmente con una notifica di errore che viene mostrata ripetutamente sul display del computer di bordo, avvisando l’automobilista della necessità di riparare l’automobile per poterla continuare a utilizzare. Rispetto alla notizia pubblicata 3 mesi fa, ci sono stati diversi sviluppi che sono culminati nel fatto che Altroconsumo diffida Citroёn.

     

    Anche questioni di garanzia dietro il fatto che Altroconsumo diffida Citroёn

    Il malfunzionamento si manifesta con messaggi di errore, quali “Anomalia antinquinamento: avviamento vietato entro 1500 km” oppure “Anomalia motore: riparare veicolo“, che vengono visualizzati in maniera ripetuta dal computer di bordo. Il primo messaggio viene visualizzato quando il livello dell’additivo comincia a essere basso: il motore non può partire se l’AdBlue è esaurito perché il veicolo non sarebbe conforme alla sua omologazione antinquinamento. Il problema è che questa segnalazione viene inviata anche se il livello è normale.La soluzione è generalmente la sostituzione del serbatoio del sistema AdBlue, un componente che, incorporando l’iniettore e la pompa per l’additivo a base di urea, è piuttosto costoso. Si parla infatti di una cifra compresa fra 800 e 1.200 euro, che è generalmente in carico all’automobilista a meno che il veicolo non sia ancora in garanzia. Dalle rilevazioni fatte da Altroconsumo, integrate da riprese con telecamera nascosta a seguito di segnalazioni di molti consumatori, emerge che la sostituzione (spesso con tempi molto lunghi per mancanza del pezzo) viene pagata da Citroёn solo nel periodo della garanzia legale. Nel caso esso sia già trascorso Citroёn riconosce solo un rimborso parziale ma, dato che ogni officina lo determina a suo piacimento, sembra quindi che la Casa non abbia dato linee guida univoche riguardo il risarcimento.

     

    Altroconsumo diffida Citroёn ma anche il Garante ha avviato un’azione

    L’azione dell’associazione che difende i consumatori, e che ha per esempio testato pneumatici in varie condizioni, ha investito anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha avviato un procedimento nei confronti di Citroёn nel gennaio 2023 accogliendo le richieste che Altroconsumo porta avanti da tempo. AGCOM ha aperto un’istruttoria per pratica scorretta a seguito della richiesta di verificare se la condotta dell’azienda ostacoli l’esercizio dei diritti dei consumatori. Altroconsumo diffida Citroёn perché sono stati raccolti centinaia di reclami da parte di automobilisti che chiedono il rimborso della riparazione alla Casa automobilistica perché la frequenza dei malfunzionamenti farebbe pensare a un errore di progettazione ma queste richieste hanno purtroppo un esito negativo. La vicenda è stata segnalata anche alle autorità europee e Altroconsumo, insieme a Euroconsumers, ha quindi deciso di procedere con una diffida nei confronti di Citroen.

    Nicodemo Angì

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