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domenica, 28 Aprile 2024
  • Alfa Romeo Giulia 2.2 Diesel

    L’attesa si è tramutata in realtà, dopo due anni di gestazione che hanno visto la nuova berlina torinese dare nuova linfa vitale ad un marchio noto per la sua sportività, la nuova Alfa Romeo Giulia è pronta per esser guidata e scoperta.

    Forte di un bagaglio tecnologico e motoristico di tutto rispetto, la nuova Alfa Romeo Giulia , aveva strabiliato al Salone di Ginevra dello scorso anno, con la sua potentissima versione Quadrifoglio : ora si fa conoscere al grande pubblico anche per le sua motorizzazioni Diesel , esempio di bilanciamento tra prestazioni, consumi e piacere di guida.

    Il design è quello che ha fatto sognare gli Alfisti più puri, del resto il nuovo percorso stilistico intrapreso dalla casa automobilistica torinese è chiaro: il marchio del Biscione deve ritornare nuovamente a far breccia nel cuore di chiama la guida sportiva e dunque la nuova Alfa Romeo Giulia 2.2 Diesel è perfetta per chi utilizza l’auto per lavoro ma non disdegna il puro piacere di guida.

    Equilibrata, dinamica, ha forme coinvolgenti per nulla esasperate, lo spiovente cofano motore lascia spazio ad uno sguardo dominato da proiettori che, a richiesta, possono essere dotati di tecnologia a LED , un must questo per chi ama dare un carattere deciso alla propria Giulia!

    Il logo Alfa Romeo trionfa al centro di una mascherina che trasmette tutta la gloria del passato; la linea di cintura progressiva, le nervature del cofano motore lievi e più pronunciate sulle fiancate, danno vita, con le maniglie di apertura delle portiere, allo stile inconfondibile di questa berlina. 

    Massiccio il retro, i fari a LED sono di serie, così come sulla versione della Giulia 2.2 Diesel da 180 cavalli, auto da noi provata nel corso della presentazione stampa internazionale, il doppio terminale di scarico è elegante e contribuisce a rendere sportiva e gradevole una linea che passa tutt’altro che inosservata.

    Il propulsore che equipaggia la nuova Alfa Romeo Giulia 2.2 Diesel è un quattro cilindri, interamente in alluminio, con sistema di iniezione MultiJet II : la pressione di esercizio sale a ben 2.000 bar grazie alla presenza dell’ Injection Rate Shaping (IRS). Il turbocompressore a geometria variabile, secondo quanto affermato dai responsabili tecnici Alfa Romeo , contribuisce a rendere immediata la risposta del motore ai comandi dell’accelleratore, in pratica il vecchio ” turbo lag ” qui è del tutto assente. 

    Prova su strada

    Abbiamo provato lungo un percorso di 100 chilometri la nuova Alfa Romeo Giulia 2.2 Diesel da 180 cavalli, modello di punta dell’attuale gamma di motorizzazioni diesel, vista anche la presenza in listino della versione da 150 cavalli.

    Lungo un percorso misto, fatto di tornanti e rettilinei, abbiamo potuto apprezzare come la discreta potenza del 2.2 Diesel da 180 cavalli e l’equilibrio perfetto del telaio non mettano mai in crisi il pilota anche a velocità ben oltre quelle consentite dal codice stradale .

    E’ quasi imbarazzante avvertire come la Giulia non abbia alcun trasferimento di carico anche affrontando curve a velocità considerevole, la puoi condurre come una vettura sportiva e lei, una volta impostato l’anteriore, percorre fedelmente la traiettoria impostata senza alcuna sbavatura, senza alcuna correzione continua del volante.

    Elevata tenuta di strada ma anche una stabilità da primato, il rollio è contenuto, difficile far entrare in crisi la vettura pur disabilitando i controlli di sicurezza, è chiaro che la Giulia nasce per potenze maggiori.

    Considerevole la coppia motrice di questo quattro cilindri interamente in alluminio, i 380 Nm di coppia massima disponibili già a partire dai 1.500 giri al minuto, sono perfettamente assecondati dal cambio automatico a 8 marce, optional presente sulla vettura provata.

    Siamo perfettamente concordi con quanto affermato durante la conferenza stampa dal Management Alfa Romeo : “La Giulia è un auto ricca di tecnologia che più che spiegata va guidata per capire quanto il piacere di guida sia una pura realtà una volta impugnato il suo bel volante”.

    a cura di Marco Lasala  

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